Sette motivi per non essere intelligenti
06/05/2011 di Clementina Coppini
L’intelligenza è una gran rottura? Ecco le sue sette sfighe capitali.
La Beata Ignoranza è uno stato sublime. Puoi fare grandi cose, essendole devoto. Puoi ambire ad alte cariche, addirittura ministeriali. Invece avere un’intelligenza superiore ha più controindicazioni che altro, lo sanno tutti. Eppure una volta che sai di averla, è come una droga. Con le sue controindicazioni.
PRIMO – Gli intelligenti sono gufi distratti. Secondo uno dei soliti studi inutili, pare che gli intelligenti amino andare a letto tardi e alzarsi tardi. Ciondolano fino a orari assurdi come dei gufi notturni. Così, quando metti che a scuola hanno una verifica, o un esame all’università o un appuntamento di lavoro importante, si presentano cisposi e assonnati e danno il peggio di sé. I mediocri invece, che vanno a letto con le galline e si alzano pimpanti, sono molto meno smart ma infinitamente più prestazionali. Altri studi di altri scienziati non identificati hanno rilevato come stare svegli fino a tardi sia segno di instabilità emotiva e come in generale questi soggetti tendano alla depressione. Ovvio che una persona intelligente, vedendo come va il mondo, si deprima, e ancora più ovvio che preferisca il buio, così ci vede di meno. Gli intelligenti così si ammalano di più perché sono nervosi e inoltre, stando svegli fino a tardi, tendono a fare cose malsane, tipo mangiare troppo, bere e fumare. Insomma, avere un bel cervello non aiuta a fare una vita sana.
SECONDO – Gli intelligenti sono sfigati. Verissimo, gli intelligenti tendono ineluttabilmente a diventare nerd, anche perché i loro interessi sono sempre distanti da quelli degli altri. Però una cosa positiva c’è: l’ennesima ricerca scientifica (probabilmente di nerd che, non avendo una vita privata, stavano tutto il tempo a studiare) ha dimostrato che le persone con una cultura superiore traggono più piacere dalla vita sessuale rispetto ai beoti. Sarà vero? Non è che traggono maggiore soddisfazione per la rarità dell’evento nella loro esistenza appunto da sfigati?
TERZO – Gli intelligenti tendono all’estinzione. Già ce ne sono pochi, e poi non hanno tempo né voglia di fare figli, perché hanno altri impegni. Ma serve a qualcosa figliare per portare avanti una stirpe di intelligenti? Molti gli studi che cercano di rispondere al quesito se l’intelligenza sia o meno ereditaria. L’eugenetica comunque è un sistema che non funziona, come si è purtroppo già sperimentato, anche perché prima bisognerebbe che le persone dotate di un quoziente intellettivo superiore fossero tutte belle e brave, il che, ovviamente e anche per fortuna, non è.
QUARTO– Gli intelligenti sono manipolatori. Ti viene spontaneo, quando capisci di capire più degli altri. Ti viene naturale sottovalutare il tuo prossimo, e dirgli quello che vuole sentire. Ti diverte mentire, ma non perché sei cattivo, solo perché vuoi vedere fin dove puoi spingerti. D’altronde in quanto intelligente tu sei a modo tuo un creativo e, come appunto hanno mostrato apposite ricerche scientifiche, la parte del cervello che controlla il pensiero superiore è la stessa che cogita le bugie. Comunque, siccome non sei un cretino, dovresti anche sapere quando fermarti.
QUINTO – Gli intelligenti sono più inclini a credere alle stronzate. È l’ovvio lato negativo di avere una capacità mentale superiore. Riesci a immaginare di più e a spararle più grosse, ma riesci anche a credere all’incredibile. Pertanto se sei nato con tutte le capacità per andare su Plutone o per comprendere concetti astrusi per i più, avrai il problema di riuscire a farti fregare come un povero scemo. Siccome sai di essere intelligente, ti butti con grande impeto nelle cazzate, ciò è inevitabile. Devi imparare a convivere con le tue manie e i tuoi fallimenti.
SESTO– Gli intelligenti sono autodistruttivi. Fai le vaccate e te ne rendi conto, vedi il mondo e ti deprimi, sei sfigato e lo sai: tutto ciò ti rende autodistruttivo, e ci mancherebbe altro.
SETTIMO – Gli intelligenti sono curiosi. Gli scienziati dell’Università di Toronto hanno scoperto una proteina che collega l’intelligenza e la curiosità. Ottimo. Se ci pensate bene, questi sette punti sono strettamente correlati in un collegamento causa ed effetto che non vi stiamo a spiegare, perché tanto siete intelligenti e lo potete capite da soli.