Sequestrati tre traghetti della Caronte: gravi carenze per la sicurezza di persone a mobilità ridotta

Categorie: Attualità

Il procuratore contesta truffa per il conseguimento di pubbliche erogazioni, falsità ideologica e frode nelle pubbliche forniture ai danni della Regione Siciliana

La Guardia di Finanza ha messo sotto sequestro tre traghetti della Caronte & Tourist che non rispettavano le norme necessarie a garantire sicurezza alle persone di mobilità ridotta, come disabili, anziani, donne e bambini. Le accuse pesantissime mosse dal Procuratore sono di truffa per il conseguimento di pubbliche erogazioni, falsità ideologica e frode nelle pubbliche forniture ai danni della Regione Siciliana



Sequestrati tre traghetti della Caronte: gravi carenze per la sicurezza di persone a mobilità ridotta

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I traghetti sequestrati sono tre: si tratta di “Pace”, “Caronte” e “Ulisse”. I mezzi non rispettavano le norme necessarie per garantire il trasporto in sicurezza di persone con mobilità ridotta: rampe di accesso, bagni e porte infatti non sarebbero a norma. Ma le accuse mosse contro la Caronte & Tourist non si fermano lì. Il procuratore Maurizio de Lucia, insieme ai sostituti Antonio Carchietti e Roberto Conte, contesta alla società di Sergio la Cava, amministratore della “Navigazione generale italiana spa” che dal 2017 è stata incorporata all’interno della Caronte & Tourist, di aver commesso truffa per il conseguimento di pubbliche erogazioni, falsità ideologica e frode nelle pubbliche forniture ai danni della Regione Siciliana.



Oltre ai traghetti sono stati disposti sotto sequestro anche somme di denaro, quote societarie, beni mobili ed immobili, fino alla concorrenza di 3,5 milioni di euro. Stando a quanto sostenuto dall’accusa infatti sarebbe quella la somma percepita in maniera indebita dal 2016 al 2019 per un servizio irregolare.

Il bando della Regione, dove la “Navigazione generale italiana spa” si era aggiudicata il lotto Trapani-Isole Egadi nel 2016, chiedeva un tipo di traghetto ben preciso, proprio per garantire a tutti la possibilità di muoversi liberamente e soprattutto in sicurezza nella tratta tra le più popolari. La Guardia di Finanza ha spiegato in un comunicato che le indagini hanno messo invece in luce «gravi carenze tecniche e strutturali in ragione delle quali non è assolutamente possibile trasportare in sicurezza persone a mobilità ridotta», definizione che comprende al suo interno «chiunque abbia una particolare difficoltà nell’uso dei trasporti pubblici, compresi gli anziani, i disabili, le persone con disturbi sensoriali e quanti impiegano sedie a rotelle, le gestanti e chi accompagna bambini piccoli».



 

(Credits immagine di copertina: From Wikimedia Commons)