Quel semaforo senza ‘giallo’ che può aver provocato l’investimento di Gaia e Camilla | VIDEO

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Un frangente alla base della perizia del legale della famiglia di una delle due giovani uccise in corso Francia a Roma

Confrontando le diverse versioni di quanto accaduto in quella dannata notte di sabato 21 dicembre a Roma, non distanti da Ponte Milvio, è apparso evidente come ci siano dei racconti discordanti. Alcuni testimoni hanno detto che le giovani Gaia e Camilla avrebbero attraversato la strada in un luogo non consono (scavalcando il guardrail); altri, invece, parlano di strisce pedonali. E, proprio in base a quest’ultima ricostruzione, la perizia portata avanti del legale di Gaia Romagnoli, ha messo in evidenza come il semaforo Corso Francia – dove sarebbe avvenuto l’impatto fatale – sarebbe una delle cause dell’investimento e dell’uccisione delle due sedicenni.



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E a corroborare la tesi portata avanti dall’avvocato Cesare Piraino, c’è anche un video pubblicato da La Repubblica che mostra come quel semaforo Corso Francia, all’altezza del supermercato Conad, abbia qualcosa che non va. Tra il segnale di passaggio e stop per i pedoni, infatti, non compare quella luce gialla che indica come il libero attraversamento si stia per concludere. Al suo posto una luce lampeggiante verde che dura poco più di tre secondi, tempo infinitamente inefficace per completare l’attraversamento pedonale e raggiungere l’altro lato della carreggiata, fino al marciapiede.



Semaforo corso Francia, quel giallo che non esiste per i pedoni

Secondo il legale della famiglia di Gaia Romagnoli, dunque, le giovani avrebbero iniziato l’attraversamento pedonale quando il semaforo corso Francia era verde. Pochi istanti dopo la luce ha iniziato a lampeggiare per poco più di 3 secondi, per poi diventare immediatamente rosso, con le due giovani rimaste così nel bel mezzo della carreggiata senza la possibilità di raggiungere l’altro lato della carreggiata.



Il rosso per chi è a piedi e il verde per chi è in auto

E questa tesi va anche a sostegno di Pietro Genovese, il 20enne che era alla guida del suv che ha colpito e ucciso Gaia e Camilla poco dopo la mezzanotte di sabato 21 dicembre. Perché se l’assenza del giallo pedonale è evidente, appare chiaro dai filmati che nel giro di meno di un secondo dal rosso pedonale, arrivi il via libera (con il verde) per le automobili. In pratica, entrambi – Genovese e le due 16enni – sarebbero passati con il verde (al netto della velocità tenuta in automobile dal giovane e dal tasso alcolemico riscontrato dagli esami) -, con quel semaforo che è stata la chiave dell’incidente.

(foto di copertina: da video pubblicato da Repubblica Tv)