Il ministro Giannini: «Scuole aperte d’estate e anche la domenica»

17/05/2016 di Redazione

Scuole aperte anche d’estate. Questa l’idea del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini che a Il Messaggero racconta in una intervista un progetto per poter recuperare i ragazzi che rimangono per strada.

«Uno dei progetti che ho illustrato è quello battezzato come “Scuola al Centro”, istituti aperti
durante l’estate. Per i ragazzi che restano a casa e che, inevitabilmente, finiscono a passare le giornate per strada. I ragazzi dei quartieri più disagiati di Milano, Roma, Napoli e Palermo. Un investimento da 10 milioni di euro»

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SCUOLA AL CENTRO: COME FUNZIONA

Il ministro spiega anche come funziona. Niente ripassi e nessuna obbligatorietà.

I commenti?
«I nostri problemi sono simili a quelli delle altre grandi città di ogni paese. L’abbandono in strada
fa diventare i più giovani facili prede. Il nostro obiettivo è quello di diventare il “posto”, il luogo di
ritrovo, anche nei mesi di pausa. Per non perderci chi vive in difficoltà».
Porte aperte per medie e superiori?
«Sì, queste le scuole coinvolte. A Napoli, per esempio, si contano 541 istituti. Di questi, 275 sono in zone considerate a rischio. Alla città andranno 4 milioni e 100mila euro. L’appello che ci ha rivolto l’associazione “Un popolo in cammino” si è felicemente incrociata con la nostra iniziativa per quest’anno. Per ogni città un bando pubblicato su www.areearischio.it per organizzare le équipe che seguiranno i ragazzi».
E i professori?
«Non sono obbligati, chi vorrà parteciperà».
Con un compenso?
«Sì un compenso, ma non molto alto»
Ma i ragazzi si ritroveranno a luglio e agosto a ripassare italiano e matematica?
«No, assolutamente no. Pensiamo allo sport, a scuole di musica, teatro. Ma anche vari laboratori artistici. Tutto quello che potrebbe interessare i ragazzi, farli divertire e toglierli dalla strada».

(Foto da archivio Ansa)

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