Lo sciopero degli studenti della Columbia: «Chiediamo uno sconto del 10% sulle tasse universitarie»

Categorie: Attualità
Tag:

Studenti universitari in sciopero negli Stati Uniti: chiedono uno sconto del 10% sulle tasse a causa di disservizi per la dad

Gli studenti della Columbia University, college dell’Ivy League, in sciopero: hanno deciso di non procedere al pagamento della tassa universitaria per il semestre primaverile fino a quando l’ateneo non ridurrà i loro costi del 10%. Oltre 1.100 studenti hanno già aderito all’iniziativa contro la Columbia che, a differenza di altre università americane, tiene la grande maggioranza dei suoi corsi online consentendo solo a un ristretto numero di studenti di entrare in classe. Le lezioni online, secondo gli studenti, non valgono una retta fino a 80.000 dollari l’anno, quanto costa la Columbia. Uno sconto del 10% – è la loro idea – è in linea con quello concesso da altre università.



LEGGI ANCHE –> L’Università La Sapienza è offline: sospese lezioni, esami e sedute di laurea

Anche in Italia si sono tenute alcune proteste contro la Dad all’università: lo scorso novembre, a Torino, due studenti universitari si sono uniti allo sciopero messo in atto da ragazzi di scuole medie e licei: “armati” di sedie e tavolino, hanno scioperato davanti a Palazzo Nuovo. «L’università è stata la prima a chiudere e il timore è che sarà l’ultima a riaprire: per questo abbiamo scelto di protestare. Pensare ad altri sei mesi così è a dir poco insostenibile», hanno detto.



Anche a Roma, a dicembre, studenti universitari hanno protestato contro la didattica a distanza. Davanti all’albero della Sapienza, inaugurato per Natale dalla nuova rettrice, ragazzi e ragazze hanno chiesto risposte: «La nostra università è ormai chiusa da marzo, il governo non ha fatto nulla per garantire un rientro in sicurezza, determinando in breve tempo il ritorno alla didattica a distanza. In tutto questo il Ministro dell’Università si è limitato soltanto a dichiarazioni propagandistiche nonostante la crisi senza precedenti con la quale noi studenti ci stiamo confrontando. Pur consapevole delle condizioni economiche in cui versano le famiglie e delle modalità in cui la didattica è stata erogata, l’università non esita a scaricare il peso dell’istruzione sulle spalle degli studenti attraverso la richiesta pagamento delle tasse universitarie nonostante le molteplici manifestazioni promosse in questi mesi. Inoltre, già prima della pandemia accusavamo il problema della carenza di spazi adibiti allo studio, sebbene esistano all’interno dell’Ateneo molti locali ad oggi inutilizzati».

[CREDIT PHOTO: ITALY PHOTO PRESS]