La strana storia delle scimmie che uccidono i cuccioli di cane per vendetta: quanto c’è di vero?

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Questa vicenda è diventata un contenuto virale dopo la condivisione di alcuni video girati in un villaggio indiano. Ma ci sono alcuni elementi che ci spingono a prendere questa storia con le molle

Ci sono video che sono diventati virali. Filmati di pochi secondi in cui non si mostra la realtà che viene raccontata dai social e da alcune testate, ma che vengono utilizzati per dare adito e peso a una narrazione fosca di cui non si riescono a percepire neanche i contorni. E così la storia delle scimmie rapiscono e ammazzano cani per vendetta sembra essere la classica vicenda alimentata da voci che si rincorrono e si trasformano (anche nei numeri) in fenomeni che, concretamente, non hanno riscontri tangibili. Proviamo ora a riannodare il nastro di tutto ciò e raccontare tutto dall’inizio.



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La storia delle scimmie ammazzano cani proviene dall’India. In particolare, come riportato da Newsweek, nel villaggio di Lavool (nei pressi della città di Majalgaon, nel distretto di Beed). E lì moltissimi abitanti, secondo quanto riportato da alcune testate locali, sarebbero state prese di mira da questo branco di scimmie. E da qui nasce l’ulteriore narrazione diventata virale: alcuni cani randagi, nei giorni scorsi, avrebbero attaccato e ucciso un cucciolo di scimmia e queste scimmie, spinte da uno spirito vendicativo che neanche Quentin Tarantino riuscirebbe a immortalare con la sua macchina da presa, starebbero reagendo rapendo e uccidendo i cuccioli di cane presenti nel villaggio. E questi video dovrebbero, secondo i social, confermare questa narrazione.



I filmati, come è evidente, non mostrano alcune violenza nei confronti dei cuccioli. E non si mostrano neanche immagini di cagnolini uccisi e gettati dai tetti da parte di queste scimmie vendicatrici. Poi ci sono i numeri.

Scimmie ammazzano cani, cosa non torna nella storia virale

Perché ad alimentare questa storia delle scimmie ammazzano cani per vendetta c’è anche il pallottoliere. Alcune testate locali che hanno raccontato questa vicenda parlano di ben 250 cuccioli uccisi nel giro di pochi giorni, mentre altre sgonfiano questa cifra portandola a quota 80. Numeri che non tornano, anche perché si tratta di articoli pubblicati, più o meno, nelle stesso ore. Questo elemento non fa altro che aumentare i lati oscuri di questa vicenda che rischia di essere il classico caso di narrazione spropositata rispetto alla realtà degli eventi. Anzi, più la storia è diventata reale più è cresciuto il numero dei cuccioli uccisi.

Incongruenze

C’è da dire che, nel mondo animale, la “vendetta” non è un qualcosa di irreale. In particolare, tra i primati sono stati segnalati alcuni episodi con protagonisti i macachi. Ma questo non vuol dire che la narrazione virale sia anche veritiera. Come spiegato da Wionews, non ci sono dati e testimonianza concrete. Si tratterebbe di quel vociare diventato diceria. Perché non ci sono filmati che mostrano – come invece si dice sui social – scimmie che salgono sui tetti per lanciare i cuccioli di cane e ucciderli. Non ci sono testimonianze concrete della pietra dello scandalo (l’aggressione di un gruppo di randagi ai danni di un piccolo di scimmia) che avrebbe portato alla vendetta delle scimmie nei confronti dei cani. Inoltre, non vi è contezza del numero esatto di cuccioli trovati morti.

Perché l’unica certezza di questa vicenda è che in quel villaggio alcuni cuccioli di cane sono stati trovati privi di vita su alcuni tetti. Ma anche qui Wionews ha dato una spiegazione: la presenza di alcune scimmie aggressive è reale e da tempo gli abitanti hanno timore nell’uscire dalle proprie abitazioni. E in molti hanno spiegato anche che queste intemperanze li hanno costretti a non salire più sui tetti. E lì sono stati ritrovati alcuni cuccioli, deceduti ma non perché uccisi direttamente da queste scimmie, bensì di stenti, fame e sete (essendo cuccioli non tutti sono in grado di scendere da soli o chiedere aiuto). Insomma, questo è un altro capitolo di questa vicenda che è diventata virale senza tutti gli annessi e i connessi. Una vicenda che parla, probabilmente, di un paio di esemplari di primati molto aggressivi che, come riporta Hindustan Times, sono anche stati catturati e allontanati.