Scanzi: «Di Bonafede e Di Matteo possiamo parlare io e i cittadini. La destra proprio no»

Categorie: Attualità

Il giornalista de Il Fatto Quotidiano accusa Giorgia Meloni e Matteo Salvini

Le polemiche dopo le dichiarazioni di Nino Di Matteo a Non è L’arena non accennano a placarsi. Da una parte c’è Il Movimento 5 Stelle che ha fatto quadrato attorno al ministro Alfonso Bonafede; dall’altra c’è il centrodestra che – oltre a chiedere le sue dimissioni – sono passate all’attacco. Secondo Andrea Scanzi, giornalista de Il Fatto Quotidiano, lui e i cittadini possono parlare ed eventualmente muovere delle critiche sula questione, ma la destra non può farlo.



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«Io posso criticare Bonafede e Di Matteo. Voi potete farlo. La destra, questa destra, no – scrive Andrea Scanzi sulla propria pagina Facebook -. Potrà farlo quando si sarà liberata di tutta quella rumenta, nascosta (neanche tanto) qua e là nelle retrovie dei rispettivi partiti, che Di Matteo – uomo immenso – non accetterebbe mai. Un Di Matteo, oltretutto, di cui la destra mai si è interessata, relegandolo anzi colpevolmente a “uno vicino ai 5 Stelle”, con lo stesso sprezzo che travolse anche Falcone».



Scanzi e la destra che non può parlare di Bonafede e Di Matteo

«La destra, questa destra, non può parlare di giustizia e morale. E non può farlo perché ne ha sempre fatto carne di porco. Al punto tale che, ancora oggi, se ne sta a braccetto con quel che resta del berlusconismo, il cui partito fu fondato 26 anni fa da uno da tempo in galera per concorso in associazione mafiosa. E alla cara Meloni, che ormai straparla di tutto come se fosse caduta dal pero, vorrei ricordare che lei accanto – e dentro – il berlusconismo ci sta da sempre».



L’attacco a Giorgia Meloni

«Ebbe pure il coraggio di dire, a proposito delle oscene leggi ad personam berlusconiane, che ‘Bisogna contestualizzarle. Sono delle leggi che Berlusconi ha fatto per se stesso. Ma sono leggi perfettamente giuste’. Davvero questa gente qua, ora, crede che le basti una telefonata di Di Matteo a Giletti per rifarsi una verginità politica? Ma via, su. La destra nostrana che finge di difendere Di Matteo, per bieco calcolo politico, fa vomitare. Non avete ritegno, solo indecenza».

(foto di copertina: da pagina Facebook di Andrea Scanzi)