Nettuno affida a un neofascista gli eventi per l’anniversario dello sbarco di Anzio

La persona sbagliata al momento sbagliato. A Nettuno, cittadina in provincia di Roma sul litorale Sud, in questi giorni si sta celebrando il 75° anniversario dello sbarco di Anzio, quando durante la Seconda Guerra Mondiale gli Alleati arrivarono via mare in Italia per liberare il nostro Paese dall’occupazione nazista. Ma oltre gli eventi, in città si è scatenato un vero e proprio dibattito sulla scelta fatta dal commissario prefettizio del Comune affidare la cura degli eventi a Pietro Cappellari.

Un nome che, a prima lettura, potrebbe dir poco, ma la sua nomina ha fatto molto discutere. Pietro Cappellari, infatti, ha un orientamento politico (e di ideali) ben delineato e in linea con il neofascismo, il revisionismo storico e – come racconta La Repubblica – è un ricercatore per la fondazione Rsi. Insomma, un uomo di destra estrema che tra le sue opere ha anche scritto di come – per lui – la liberazione in realtà sia stato solamente un falso mito raccontato per dipingere in maniera errata i tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale.

Gli eventi sullo Sbarco di Anzio affidati a un neofascista

Tutto questo, però, non ha intaccato la stima da parte del Comune di Nettuno che ha deciso di insignirlo del ruolo di curatore degli eventi per il 75° anniversario dello sbarco di Anzio. Tutto nella norma, anche il post condiviso su alcune pagine Facebook relative agli eventi collaterali della cittadina a sud di Roma, nei quali Pietro Cappellari si è fatto immortalare davanti a un carro armato tedesco con tanto di didascalia: «Finalmente i camerati germanici sono venuti a liberarci».

La risposta dell’Anpi

Dura la presa di posizione dell’Anpi per la scelta del Comune di Nettuno di affidare la cura degli eventi sullo Sbarco di Anzio a Cappellari. «A Nettuno le celebrazioni dello Sbarco Alleato sono state messe in mano (sotto il punto di vista della ricostruzione storica) ad uno “storico” che usa fonti superficiali e non riconosciute e che, da fascista, dá un taglio falso e fazioso alla storia – scrive  Valerio Bruni, storico esponente della sinistra di Nettuno e dirigente Anpi -. Infatti, guardando i video che sono stati girati, si capisce bene che gli organizzatori non sanno nulla della storia della seconda guerra mondiale. E lo ‘storico’ di cui sopra è quindi libero di raccontare le frottole che meglio crede spacciandole per verità. Povera Nettuno».

(foto di copertina: da Facebook)

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