Il tempismo delle Sardine che sabato festeggeranno il primo compleanno in piazza

Categorie: Attualità

Un evento che, anche con il rispetto delle norme sanitarie, è più che evitabile

Le norme, per il momento, ancora non vietano la possibilità di manifestazioni statiche in strada (se, ovviamente, autorizzate dalla prefettura). Ma il buonsenso dovrebbe essere quel richiamo quotidiano. Nonostante le rassicurazioni sul rispetto del distanziamento sociale e l’utilizzo della mascherina, la decisione annunciata da Matti Santori di festeggiare il primo compleanno del suo movimento a Bologna appare del tutto illogica e poco coerente con il momento che stiamo vivendo (e anche con le legittime battaglie contro quei politici che hanno organizzato eventi pubblici, con grande richiamo di cittadini, nel corso degli ultimi mesi. E così le Sardine in piazza, sabato 14 nel capoluogo dell’Emilia-Romagna, diventano un vero e proprio caso.



LEGGI ANCHE > Le sardine si pentono: «La biografia di Mattia Santori doveva essere più sobria»

«Torneremo in piazza Maggiore perché possiamo andarci e invitiamo tutti i bolognesi sabato alle 10 di mattina a venire in piazza Maggiore, a condividere, a leggere, a scambiare una lettera e tutti quelli che vorranno partecipare in altre parti d’Italia troverete altre piazze, riceverete altri inviti, e ci sarà una casella postale – ha detto Mattia Santori in un messaggio inviato a tutti gli attivisti delle Sardine -. Se non possiamo stare insieme fisicamente, non possiamo accontentarci di stare insieme digitalmente. Ovviamente rispettando tutte le distanze e quello che sappiamo che non dobbiamo fare».



Sardine in piazza a Bologna per celebrare il compleanno

Le regole da rispettare, che saranno senza dubbio rispettate. Ma il tema è un altro. Richiamare in strada un cospicuo numero di persone sembra essere – anzi, lo è – fuori luogo in questa fase in cui il Paese sta affrontando con difficoltà il peso di questa seconda ondata Covid. Da Nord a Sud, compresa l’Emilia-Romagna (che, tra l’altro, rischia di essere inserita nella zona arancione per via dei dati poco rassicuranti degli ultimi giorni). Insomma, una scelta quantomeno discutibile.

Basterebbe la rete

Un movimento nato in rete, sfociato nelle piazze. Ma era un momento diverso e sembra passata un’Era geologica dal primo flash mob di piazza Maggiore in concomitanza con il comizio di Matteo Salvini e della Lega al PalaDozza di Bologna. Un compleanno che poteva essere festeggiato in rete, seguendo le stesse dinamiche che hanno portato alla nascita delle 6000 Sardine. E, invece, si è deciso per la piazza. Con grande tempismo e poca attinenza con la realtà.



(foto di copertina: da Propaganda Live, La7)