Per Salvini la «competizione interna alla Lega è già vinta» e Zaia è una «pedina fondamentale»

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Salvini ha chiarito cosa ne pensa dell'apprezzamento fatto a favore di Zaia dal Financial Times e dell'ipotetica competizione tra loro

Matteo Salvini è stato ospite virtuale a L’Aria Che Tira oggi, rispondendo a una domanda relativa a quanto detto dal Financial Times. Giusto due giorni fa, il celebre giornale ha analizzato la situazione politica della Lega, affermando che Zaia sarebbe l’astro nascente del partito, capace di offuscare la luce di Salvini, che ormai sarebbe una stella in caduta dopo quanto fatto durante l’emergenza coronavirus. Il leader del Carroccio sorride e risponde alla domanda precisa di Myrta Merlino: «Vogliono farla litigare con Zaia?».



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«La competizione interna alla Lega per me è una competizione già vinta»


«Zaia io lo sento tutti i giorni, come tanti nostri sindaci e governatori. La competizione interna alla Lega per me è una competizione già vinta», esordisce il leader del partito di centro-desta. La padrona di casa lancia un’ulteriore provocazione, chiedendo cosa accadrebbe nel mondo post coronavirus: «Se bisogna tornare al governo e Salvini è un po’ divisivo, potrebbe fare Salvini il capo della Lega e Luca Zaia il premier?». La risposta di Salvini è una non risposta: «Facciamo che lo decidono gli italiani. Facciamo che prima sconfiggiamo questo maledetto virus. La giornalista ribatte, giustamente, che «in Italia il Presidente del Consiglio non lo eleggono gli italiani».



«Squadra compatta di cui Luca Zaia è una pedina»

Non dice nulla, Salvini, ma la scelta del termine «pedina» risulta essere indicativa dello stato d’animo del leader del Carroccio in merito alla questione. «Salvini premier o Zaia premier tornando al voto?», chiede la Merlino. «Noi torniamo con una squadra assolutamente compatta di cui Luca Zaia è una pedina fondamentale insieme a tanti altri. Che i giornali stranieri dicano che il politico più apprezzato in Italia è un uomo o una donna della Lega per me è motivo assoluto di orgoglio».

(Immagine copertina: dell’intervista a L’Aria Che Tira)