Come Salvini preferisce andarsene piuttosto che rispondere a Myrta Merlino sui vaccini in Lombardia

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Salvini, interpellato da Myrta Merlino in collegamento con L'aria che tira sulla questione vaccini Lombardia, evita di rispondere

I vaccini anti-influenzali in Lombardia sono arrivati tardi secondo molti esperti. Questo il fulcro della questione che Myrta Merlino pone sul tavolo parlando con Matteo Salvini in collegamento, questione che urta non poco il leader della Lega. Nel corso dell’intervista la conduttrice chiede conto delle parole di Salvini sul clima Orwlliano in Italia dopo che il leghista si è lamentano dei «Dpcm approvati nel cuore della notte». La conduttrice poi sposta il focus sui vaccini anti-influenzali in Lombardia e sui ritardi e Salvini se ne va.



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Myrta chiede a Salvini dell’aumento dei contagi e dei vaccini Lombardia



Dopo aver ribadito che la richiesta dell’opposizione è di lavorare tutti insieme e non «partorire decreti a mezzanotte senza che nessuno ne sappia niente», la questione si sposta sui numeri dei contagi. La Merlino a Salvini: «Non è preoccupato dall’aumento dei contagi?» e il leader leghista risponde he ovviamente lo è: «Quando c’è di mezzo la salute bisogna essere operativi. Ieri ero in regione Lombardia, c’è una quantità di vaccini anti-influenzali in arrivo che non c’è mai stata nella storia». Salvini prova quindi a elogiare la Lombardia guidata da Fontana ma la Merlino rispondere prontamente: «Un po’ in ritardo però in Lombardia, Salvini, diciamo la verità».

Irritato sulla questione vaccini, Salvini se ne va

«No, no, no», replica subito Salvini, «diciamo le cose vere, non diciamo fesserie». Myrta Merlino si mette in ascolto e Salvini parla della durata dell’effetto dei vaccini. Il giornalista in piedi accanto a lui prosegue, sottolineando che ci sono stati «errori fattuali in Lombardia» ma Salvini dice che ci sono stati in Lazio. Sulla durata dei vaccini la Merlino replica: «Sono in molti i dottori che dicono che il vaccino va fatto il prima possibile, specie in una fase in cui non bisogna ingolfare i pronto soccorsi». Mentre prova a interpellare Crisanti in merito alla messa in sicurezza dei soggetti fragili, Salvini se ne va dopo aver sbottato: «I soggetti fragili sono tutti garantiti, io torno a fare quello che stavo facendo e vi saluto. Buona giornata e buon lavoro».