Nemmeno Lilli Gruber riesce a far dire a Salvini che si vaccinerà

Categorie: Mass Media

La giornalista, a Otto e Mezzo, ci ha provato in ogni modo. Ma niente da fare

Il leader della Lega non si smuove dalla sua posizione, nonostante il pressing senza soluzione di continuità di Lilli Gruber. Ospite di Otto e Mezzo, su La7, il segretario del Carroccio ha parlato degli scenari futuri del suo partito e della coalizione di Centrodestra: da Mario Draghi a una serie di criticità che potranno essere risolte solamente in fase di consultazione, prima delle decisione di appoggiare o meno un esecutivo tecnico con a capo l’ex Presidente della Banca Centrale Europea. Poi, come accade ormai sempre più spesso, gli viene chiesto un parere sulla campagna vaccinale sulla sua posizione in merito all’inoculazione del siero. E Salvini sul vaccino continua a non sbilanciarsi.



LEGGI ANCHE > Salvini lo dice a Mario Draghi «qualora fosse in collegamento» su IG

Era già accaduto in passato, a CartaBianca su Rai3, e il canovaccio si è ripetuto anche ieri sera in diretta televisiva: Lilli Gruber chiede direttamente a Matteo Salvini se si vaccinerà e lui, ancora una volta, sottolinea come attenderà il parere – anzi, il consiglio – del suo medico curante.



Salvini sul vaccino si trincera dietro il suo medico

«Quando arriverà il mio turno farò quello che il mio medico mi suggerirà – ha replicato il segretario della Lega a Lilli Gruber -. Visti i tempi di Arcuri, penso che ne parleremo tra due anni». Insomma, se lui non riuscirà a vaccinarsi presto la colpa sarà del Commissario straordinario. Ma il teatrino prosegue, con la conduttrice che torna sull’argomento chiedendo di rispondere: sì o no. E Salvini sul vaccino tira in ballo la storia di quando va dal dentista e si fida del dentista, quando va dall’avvocato si fida dell’avvocato e quando va dal medico si fida del medico.



L’occhiolino agli scettici

Poi Lina Palmerini, giornalista de Il Sole 24 Ore, chiede ancora al leader della Lega: «Ma non ci ha ancora parlato con il medico?». E lui risponde di no. La colpa? Di Arcuri. La realtà, però, sembra essere ben differente: Salvini sul vaccino non si sbilancia perché non vuole sbilanciarsi, anche ammiccando a una certa platea elettorale di scettici.