Matteo Salvini torna a sventolare la proposta dell’abolizione del canone Rai

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Il leader della Lega lo ha ribadito nel corso di una diretta su Facebook nella serata di Ognissanti

Le promesse della campagna elettorale e l’azione di governo. Spesso si tratta di due cose che viaggiano su binari separati, Matteo Salvini, tuttavia, prova a farle convergere e – nel corso di una diretta su Facebook – dice la sua sulla governance e sulla gestione finanziaria del servizio pubblico radiotelevisivo. Salvini sul canone Rai è abbastanza perentorio: la sua idea è quella di abolirlo e, quindi, di non pesare sulle tasche degli italiani per quel che riguarda il finanziamento dei prodotti di informazione e intrattenimento del servizio pubblico.



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Salvini sul canone Rai e la dichiarazione in diretta Facebook sulla sua abolizione

«Gli impegni verranno mantenuti sull’innalzamento della flat tax dai 65mila euro in su – dice Salvini -, su pace e tregua fiscale, sulla rottamazione delle cartelle esattoriale, sul saldo e stralcio, sullo stop alla legge Fornero e al canone Rai». La frase arriva in risposta a una domanda di uno dei suoi followers. Provvedimento bandiera della Lega in campagna elettorale, l’abolizione del canone Rai è stata effettivamente rilanciata da Salvini.



Una questione estremamente delicata perché, con il venir meno del finanziamento che arriva direttamente dall’utenza, la Rai – come annunciato più volte nel corso degli anni precedenti – potrebbe avere dei problemi di competitività con le altre emittenti. Inoltre, l’abolizione del canone del servizio pubblico si inserisce in un momento in cui il mercato della pubblicità – altra fonte importante d’entrata per viale Mazzini – è stato letteralmente aggredito dagli OTT, con Netflix che ha appena annunciato il lancio della sua versione low cost con l’inserimento di spot pubblicitari che non sarà possibile skippare.

Infine, il provvedimento sul canone si inserisce in un disegno più ampio del programma di centrodestra sulla revisione dei principi di governance interna alla Rai. Alcuni retroscena vorrebbero Fuortes, attuale amministratore delegato della Rai, pronto per sbarcare alla Scala di Milano. In questo caso, si aprirebbe il valzer delle nomine e delle sostituzioni, rispecchiando l’attuale composizione della maggioranza molto più di quanto, oggi, non si veda in consiglio d’amministrazione.