Salvini fa impazzire l’algoritmo dei social: «Vale più un operaio dell’Ilva che 10 Balotelli»

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Pesca dagli hashtag del giorno e fa la dichiarazione «perfetta»

Un leader che vive sui social network non può non sapere che le due tematiche del giorno, quelle più dibattute, quelle favorite dall’algoritmo, sono Ilva e Mario Balotelli. Matteo Salvini su Balotelli fa la dichiarazione «perfetta» e mette insieme le due parole nella stessa frase: «Con 20 mila posti di lavoro a rischio – dice Salvini – Balotelli è l’ultima mia preoccupazione, ma proprio l’ultima ultima ultima. Vale più un operaio dell’Ilva che 10 Balotelli. Il razzismo va condannato ma non abbiamo bisogno di fenomeni».



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Salvini su Balotelli: «10 di lui valgono meno di un operaio dell’Ilva»

Oggi, il dibattito politico si è concentrato su ArcelorMittal che ha annunciato di voler lasciare l’Italia in seguito ad alcuni provvedimenti presi dall’esecutivo e alla giustizia tarantina. Ma era partito dall’episodio avvenuto nella serata di ieri, quando Mario Balotelli ha scagliato il pallone in curva a Verona, in seguito agli ululati razzisti che gli hanno rivolto i tifosi dell’Hellas.



La fame di consenso e il desiderio di incrementare sempre di più il suo engagement sui social network hanno praticamente servito su un piatto d’argento la dichiarazione a Matteo Salvini che, lungi dal condannare qualsiasi episodio di razzismo ai danni di Mario Balotelli, lo ha messo a confronto con un operaio dell’Ilva. Un paragone populista, che instilla nel cittadino l’idea che l’attaccante sia strapagato, che la sua condizione economica – nemmeno paragonabile a quella degli operai dell’Ilva che ora rischiano anche di perdere il posto di lavoro – non possa permettergli di essere a disagio per i cori dei tifosi.

La dichiarazione di Salvini su Balotelli e il criterio dell’algoritmo

Si innesca dunque il meccanismo diabolico per cui due fenomeni ugualmente gravi, il razzismo e la perdita potenziale di posti di lavoro, entrino in collisione e creino schieramenti. Quelli «di sinistra», che per tutta la giornata hanno difeso Mario Balotelli, vengono messi in crisi dal politico «di destra» che prende le difese degli operai e mette al centro del Paese «i problemi seri».



Un condensato di populismo e un saggio della strategia comunicativa di Matteo Salvini: non affronta né un problema, né l’altro. Ma dice esattamente quello che la pancia del Paese vuole sentire.

FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI