Salvini e il patto con Meloni e Berlusconi: «È il momento di includere tutti»

A volte ritornano. In Parlamento, almeno da qui a fine legislatura, sembra aver ritrovato un bipolarismo con due schieramenti che sono pronti a darsi battaglia. Da una parte quello composto da Pd e Movimento 5 Stelle (dove, però, il clima non sembra essere dei migliori con un presunto accordo che divide ancor di più i due schieramenti); dall’altra un ritorno alle origini con il vecchio Centrodestra – quello che si presentò unito alle elezioni del 4 marzo 2018 prima di deflagrare un paio di mesi dopo – che vuole andare «oltre il centrodestra». Queste sono, almeno, le intenzioni paventate da Matteo Salvini.

Nella sua intervista a Il Giornale, il leader della Lega ha confessato ad Alessandro Sallusti che nelle prossime ore incontrerà Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi per parlare dell’alleanza nelle elezioni locali e non solo. Il ministro dell’Interno, infatti, apre le porte alla possibilità di un ritorno ai comuni intenti di tutto il centrodestra, con un patto tra Carroccio, Fratelli d’Italia e Forza Italia. La volontà è quella di scrivere un programma condiviso da presentare al più presto agli elettori.

Salvini riapre i porti per FdI e Forza Italia

Nel frattempo, però, ci sarà più di un passaggio parlamentare che deve essere definito dall’Assemblea dei Capigruppo di Senato e Camera: dalla mozione di sfiducia a Giuseppe Conte a quella individuale allo stesso Matteo Salvini, oltre al cosiddetto voto finale del Tagliapoltrone – forte battaglia del Movimento 5 Stelle – che potrebbe essere anticipato rispetto alla scadenza fissata per il 9 settembre alla Camera.

Andare «oltre il centrodestra» e le scadenze parlamentari

E l’alleanza per un nuovo centrodestra – anzi, «oltre il centrodestra» – sembra mirare anche su quello: Matteo Salvini punta di far votare la sfiducia a Conte al Senato (anche se l’asse M5S-Pd è in maggioranza) sperando in qualche ripensamento di qualche grillino all’ultimo momento, per poi passare all’incasso elettorale. Per fare questo, nonostante abbia numeri superiori alla media, ha bisogno dell’appoggio anche di Fratelli d’Italia e Forza Italia, per avere maggiori sicurezze di vittoria. Il tutto nella sua speranza di evitare un governo di scopo.

(foto di copertina: ANSA/ETTORE FERRARI)

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