Salvini ha detto che «ha dato la vita» per difendere i confini dell’Italia

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La citazione è contenuta all'interno di un tweet del leader della Lega

L’enfasi è sempre stata una caratteristica dell’eloquio politico di Matteo Salvini. A volte, però, gli è costata cara, come quando – esattamente un anno fa – aveva chiesto, dalla festa della Lega a Cervia, pieni poteri al popolo italiano in modo tale da poter fare quello che aveva in mente per governare il Paese. A quell’epoca, divideva le postazioni di governo insieme al Movimento 5 Stelle e riteneva di essere imbrigliato dall’alleato di governo. Oggi, però scopriamo che Salvini ha dato la vita per la difesa dei confini dell’Italia.



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Salvini ha dato la vita per difendere i confini dell’Italia

La citazione è sua, messa tra virgolette e addirittura firmata in grafica. Il tweet e il post su Facebook che la riportano hanno come obiettivo quello di parlare del processo che dovrà affrontare a Catania per il caso della nave Gregoretti quando, alla fine di luglio dell’anno scorso, il leader della Lega aveva impedito l’immediato sbarco a 131 persone che erano state salvate da un’imbarcazione della Guardia Costiera.



«Sabato 3 ottobre andrò in quel tribunale a Catania a testa alta – scrive Salvini -, e sono convinto che insieme a me ci sarete anche voi perché ho difeso il mio Paese e il Popolo Italiano, e non vedo l’ora di tornare a farlo. Ho difeso l’orgoglio, la dignità, la sicurezza e i confini dell’Italia. Per quello mi pagavate, per quello ho dato la vita».

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Il concetto di ‘dare la vita per la patria’ poteva essere utilizzato durante i moti insurrezionali per l’Unità del Paese a metà Ottocento e durante le guerre di indipendenza, nelle due guerre mondiali, quando – in nome della bandiera – si combatteva sul campo e, a volte, si moriva. Questo significa propriamente dare la vita. Matteo Salvini, invece, sta affrontando un processo. Non è stato dichiarato colpevole da nessuno, ma – come ogni cittadino a cui viene contestato un reato – è chiamato a difendersi in un tribunale.



Ma il tono del martirio – soprattutto in questa fase di campagna elettorale, con la Lega che fatica nei sondaggi e il suo leader che viaggia alla media di tre comizi al giorno – è quello che, a proposito dei processi che dovrà affrontare per il contrasto alle rotte migratorie, Salvini ha scelto per far presa sull’elettorato. Spingersi a dire che ha dato la vita, però, è decisamente fuori portata.