Salvini vuole che i telegiornali diano la notizia dei guariti e non dei nuovi contagi

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Le parole di Matteo Salvini alla presentazione del libro di Bruno Vespa

Matteo Salvini interviene alla presentazione del libro di Bruno Vespa Perché l’Italia amò Mussolini e già qui si potrebbero aprire capitoli immensi (soprattutto per le grandi fotografie del tavolo dei relatori, tra cui anche Giorgia Meloni). Ma alla presentazione del libro ha anche dato qualche titolo per alcune notizie di politica interna. Per chi si occupa di analisi dei mass media, ad esempio, non sono passate inosservate le sue analisi sui numeri odierni del coronavirus in Italia.



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Salvini e i guariti dal coronavirus nei titoli del telegiornale

Premessa doverosa: è in corso una riunione fiume del consiglio dei ministri per decidere sulla zona rossa da mettere in piedi, eventualmente, dal 24 dicembre al 7 gennaio. Una richiesta che, adesso, risulta provenire anche dai governatori di centrodestra, compreso il leghista Luca Zaia che – con una gestione molto difficile della seconda ondata di coronavirus – si sta trovando molto in difficoltà in Veneto, con record di contagi e di morti nelle ultime settimane. Inoltre, nella giornata di oggi, si sono registrati 17.572 nuovi contagi e 680 morti.



Tuttavia, per Matteo Salvini sarebbe importante sottolineare i dati positivi della pandemia: «Sarebbe interessante, ma non sono certo io a suggerire i titoli ai telegiornali, sentire questa sera in televisione che stanno scendendo il numero dei ricoverati e il numero dei pazienti in terapia intensiva. Ogni tanto bisognerebbe dare un po’ di respiro agli italiani». Bruno Vespa, autore del libro, sottolinea che oggi per la prima volta dopo tanto tempo, il numero dei guariti è stato più del doppio dei nuovi contagi e che il tasso di positività è sceso, dopo giorni, sotto al 9%. Matteo Salvini ha annuito ed è andato avanti.

Salvini e i guariti, il messaggio contrastante

Resta comunque il fatto che, in una situazione così delicata come quella che stiamo affrontando – con le famiglie che non potranno riunirsi nelle vacanze di Natale e con il sistema economico in netta difficoltà – avere ancora una volta una visione così contrastante della gestione della pandemia (Matteo Salvini si era detto possibilista rispetto al fatto di istituire la zona rossa nelle vacanze natalizie) è un pessimo segnale. Soprattutto se, nelle domande successive, il leader della Lega, insieme alle altre forze del centrodestra, si propone come possibile interlocutore per un nuovo governo che possa essere a trazione Lega-Fratelli d’Italia e Forza Italia con un gruppo di “responsabili” per mettere insieme i voti che mancano per completare la legislatura.