L’avviso sui motori di ricerca in Russia su Google che sta violando le regole

Categorie: Attualità

Il Roskomnadzor ha preso questo ulteriore provvedimento nei confronti di Google per i video pubblicati su YouTube

Quella del Roskomnadzor contro YouTube è una vera e propria guerra di posizione, dove si va avanti un passettino alla volta per evitare di arrivare subito – come fatto con altre piattaforme – direttamente alla sanzione più grave del ban di YouTube. Nella giornata di oggi, l’autorità che regola le comunicazioni in Russia ha annunciato che inserirà sui motori di ricerca nel Paese un avviso sul fatto che Google stia violando le regole locali e che questo avviso resterà fino a quanto il colosso di Mountain View non si adeguerà alle normative russe.



LEGGI ANCHE > La Russia costringe Google a rimuovere oltre 36mila URL collegati a servizi VPN

Roskomnadzor contro YouTube, la decisione

La motivazione di questo ulteriore passo in avanti sarebbe la volontà di YouTube di non rimuovere le immagini e i video legati all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Queste immagini, secondo l’autorità delle comunicazioni di Mosca, sarebbero delle vere e proprie fake news e rappresenterebbero delle violazioni della legge secondo cui si possono rischiare fino a 14 anni di carcere per la diffusione di false informazioni o di critiche nei confronti dell’esercito russo e delle sue istituzioni.



L’avviso sui motori di ricerca rispetto a quanto fatto da Google rappresenta un ulteriore passo in avanti nelle sanzioni contro l’azienda Big Tech. Il tutto per evitare di intervenire direttamente contro YouTube bannando la piattaforma dal territorio russo: YouTube è uno degli strumenti più utilizzati dagli utenti di internet in Russia e una sua “chiusura” avrebbe un impatto troppo significativo sull’opinione pubblica. Per questo si sta assistendo a una progressiva escalation delle sanzioni, che però nulla hanno a che vedere con l’interruzione del servizio (cosa che, invece, è avvenuta subito e senza problemi – sin dai primi giorni della guerra in Ucraina – con le piattaforme di Meta – Instagram compesa – e con Twitter).