Fico e Toninelli: ecco il fronte contro Di Maio e Salvini

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Il presidente della Camera difende l'accoglienza parlando di valori M5S, mentre il ministro per le Infrastrutture frena il Viminale

Da una parte il numero uno di Montecitorio, dall’altra il ministro per le Infrastrutture. Se qualcuno pensava che la linea dei vicepremier Salvini-Di Maio passasse senza il minimo malumore si sbagliava di grosso. Danilo Toninelli e Roberto Fico si discostano dai reclami del governo gialloverde mettendo i puntini sulle i e rivendicando i loro ruoli.



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Oggi sul Corriere della Sera, un pezzo a firma di Giuseppe Alberto Falci, spiega come il titolare delle Infrastrutture freni il Viminale. Salvini vuole chiudere i porti e sbandiera questo “suo potere” dal palco di Pontida. Toninelli lo gela. «Si conferma l’ottima intesa con Salvini sul merito del tema migranti.
Tuttavia – spiega il giornale che riporta l’umore dal dicastero – in relazione alle sue parole da Pontida circa le competenze sui porti si fa notare che le prerogative sono congiunte tra Mit e MinInterno, visto che ai Trasporti fanno capo Capitanerie e Guardia Costiera». Della serie Salvini non fai tutto te, sia chiaro.

Riporta ancora il Corriere:



Di scontro si tratta. Anche perché questa volta si valica il tradizionale perimetro dell’anima
sinistra del movimento rappresentata dall’inquilino di Montecitorio. Ma ruota attorno a Toninelli, uno degli uomini più vicini a Luigi Di Maio. Annota un grillino: «Salvini sta un po’ esagerando: è sempre in campagna elettorale. Non ha capito che siamo al governo?».
Così in un contesto non certo facile per i pentastellati ci prova il vicepresidente leghista del Senato Roberto Calderoli a ricucire l’asse Salvini-Toninelli. «A me importa che i due ministri che sono interlocutori abbiano le idee chiare. Fico invece pensi alla presidenza della Camera e a farla funzionare bene e a lavorare di più».

Ah, a  proposito di Fico. Oggi Repubblica riporta la sua posizione in merito a Ong e migranti. Non è una posizione personale, come ha provato a declassarla Di Maio.  Per Roberto Fico le Ong che «fanno
un lavoro straordinario» e i porti  non devono essere chiusi. «Non voglio alzare polveroni. Sento però l’esigenza di sottolineare un’identità culturale e di valori che è quella rispetto alla quale nascono i 5 stelle», ha spiegato Fico.



(In copertina il presidente della Camera, Roberto Fico (S), e il ministro delle infrastrutture e trasporti Danilo Toninelli, durante la presentazione del Rapporto annuale dell’Autorita’ di regolazione dei trasporti nella Sala Regina della Camera dei Deputati, Roma, 20 giugno 2018. >Foto ANSA / ETTORE FERRARI)