Il ministro dello Sport ha parlato questa mattina a Omnibus, su La 7, ancor prima delle indiscrezioni che arrivavano su Paulo Dybala ancora positivo al tampone sul Coronavirus dopo 37 giorni. Ma in quelle sue dichiarazioni già è emersa una linea che, come annunciato dallo stesso Spadafora, potrebbe portare a un’interruzione definitiva del campionato di calcio (come accadrà anche in Francia e accaduto già in Olanda). La ripresa serie A è, dunque, sempre più lontana, con buona pace dei club che volevano portare a termine la stagione e dei tifosi.
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Dalle ultime indiscrezioni, palesi o sottotraccia, oltre alla Lazio c’erano anche Roma e molte altre società che spingevano per una ripresa serie A, a porte chiuse, per portare a termine quanto cominciato alla fine del mese di agosto dello scorso anno. Ora, però, Vincenzo Spadafora ha rilanciato l’ipotesi di un accordo per l’interruzione definitiva del campionato e l’arrivederci alla prossima stagione.
«La ripresa del campionato è una possibilità sempre più stretta. I calciatori dovranno riprendere giustamente gli allenamenti, ma se fossi nei presidenti dei club penserei a riprendere in sicurezza il prossimo campionato», ha detto Vincenzo Spadafora a Omnibus. Quella che sembra essere una posizione che continua a presentare avversità da parte delle società diventa, però, una sorta di ammissione di confronto maturata nelle ultime ore con la successiva dichiarazione del ministro dello sport.
«Inizio a percepire che potrebbe esserci anche una sorpresa nei prossimi giorni: ovvero che i presidenti ci chiedano di fermarci e pensare a prepararci per il prossimo campionato», ha rivelato Vincenzo Spadafora. Ora la palla passa alla Lega di A e alla Figc che, secondo il ministero dello Sport, finora non ha prodotto protocolli ritenuti sufficienti per la ripresa serie A.
(foto di copertina: da Omnibus, La7)