Gli unici che non subiranno l’aumento dei prezzi dell’abbonamento di Netflix

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La tariffa standard non è colpita dai rincari che, tra l'altro, erano ampiamente previsti. Negli altri Paesi le tariffe erano già state ritoccate

I rincari abbonamenti Netflix stanno colpendo diversi utenti italiani, ma non tutti. Le nuove tariffe al rialzo – ampiamente previste e già applicate in altri Paesi dove il servizio è attivo – riguardano i titolari degli abbonamenti Standard (da € 11,99 a € 12,99) e Premium (da € 15,99 a € 17,99). Un aumento di un euro per la prima versione dell’abbonamento e di due euro per la versione che assicura la visione in altissima qualità delle immagini.



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Rincari abbonamenti Netflix, chi non sarà colpito

Esclusi dai rincari, invece, gli utenti della tariffa base, quella che costa 7,99 euro sin dall’inizio dello sbarco della piattaforma in Italia. Dunque non è corretto dire che la totalità degli utenti italiani con un abbonamento Netflix subirà un rincaro dei prezzi: chi è rimasto fedele alla tariffa base (risoluzione a 480p e la condivisione limitata dell’account su diversi dispositivi, dallo smartphone fino alla smart TV) non vedrà aumentare la propria spesa mensile per fruire del catalogo di film, serie tv e documentari.



La variazione dei prezzi è già entrata in vigore oggi, 2 ottobre, ma verrà ufficialmente comunicata a partire dal 9 ottobre, a seconda delle varie fatturazioni. Anche all’interno dell’app il cambiamento verrà notificato e il cliente potrà avere tempo, eventualmente, per disdire l’abbonamento. «Stiamo aggiornando i nostri prezzi per riflettere i miglioramenti che apportiamo al nostro catalogo di film e di show e alla qualità del nostro servizio – fanno sapere da Netflix – e, cosa ancora più importante, per continuare a dare più opzioni e portare valore ai nostri abbonati».

Nessuna notizia, al momento, per quanto riguarda la presunta tariffa “smart” di cui si vociferava da diverso tempo e che era stata testata sul mercato indiano. Un abbonamento da 5,49 dollari, infatti, dovrebbe essere presto disponibile, con ulteriori limitazioni rispetto alla tariffa base: la disponibilità del catalogo esclusivamente su un dispositivo mobile. Ma nemmeno a questo giro, con l’aggiornamento dei piani tariffari, è stata inserita nei listini italiani ed europei.