Rifiuti a Roma, rischio emergenza sanitaria: «Le Asl valutino di chiudere le scuole»

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L'ordine dei medici avverte: «Non c'è tempo da perdere»

L’emergenza rifiuti a Roma è «al limite» e «si sta aggravando giorno per giorno». A lanciare il nuovo allarme è Mario Rusconi, presidente dell’associazione presidi (Anp) del Lazio che si dice pronto a convocare le Asl «per verificare le condizioni igieniche delle scuole» arrivando anche «alla chiusura degli istituti».



Rifiuti a Roma, rischio emergenza sanitaria: «Le Asl valutino di chiudere le scuole»

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La decisione di chiudere le scuole non può essere presa in autonomia, ma il presidente dell’associazione presidi Mario Rusconi lancia un nuovo allarme, ritenendo che «in molti casi ci siano i presupposti per la chiusura cautelativa». «Stiamo già chiedendo ai colleghi di tutta Roma di segnalarci la loro situazione e le condizioni di emergenza che riscontrano, poi partiranno gli esposti – ha dichiarato Rusconi- Se il Comune non agisce subito penso sia meglio chiudere a questo punto che rischiare la salute dei bambini, soggetti più fragili per il rischio epidemie».



Un appello a cui hanno risposto anche l’Ordine dei medici di Roma e provincia che, tramite una nota firmata dal presidente Antonio Magi e dal vice Pier Luigi Bartoletti, evidenziano come la raccolta dei rifiuti nella capitale d’Italia si regga «male»su un «fragilissimo equilibrio basato principalmente sulla buona volontà delle regioni vicine ad accogliere, seppur a caro prezzo, i nostri residui». «Non c’è spazio dunque per improvvisi blackout del ciclo di raccolta e smaltimento» continua la nota con cui l’ordine si impegna a «incontrare i vertici dell’Ama» per evitare che «in breve tempo si creino nella capitale d’Italia cumuli di immondizia in ogni strada, nei pressi di scuole, ospedali, luoghi pubblici e che un simile degrado diventi attrattivo per gli animali. Non c’è tempo da perdere».

(Credits immagine di copertina: ANSA/MASSIMO PERCOSSI)