Come fa Google a capire che determinati contenuti appartengono allo stesso autore

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Google ha utilizzato diversi sistemi nel tempo per associare i contenuti alle persone che li producono, ora utilizza la riconciliazione

Come fa Google a comprendere quando due o più contenuti appartengono allo stesso autore? Basta riflettere un attimo per capire che può esserci un problema di fondo. Se c’è un Mario Rossi scrittore e un Mario Rossi proprietario di ristorante, come riesce il motore di ricerca a capire chi ha scritto cosa e a raggruppare i contenuti che appartengono e che riguardano la stessa persona? Esiste una specifica tecnica per farlo e si chiama riconciliazione. John Mueller, esperto del SEO e webmaster di Google, ha spiegato durante un videoritrovo di Google Search Cetral del 23 aprile come fa il motore di ricerca a capire quando un contenuto appartiene allo stesso autore. Riesponendo alla domanda del proprietario di un sito che voleva sapere cosa conviene inserire nella pagina di un autore, se i link ai profili social o la mail, Mueller ha chiarito come Google riconosce gli autori.



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Riconciliazione Google: su quali fattori si basa

Ciò che conta su Google per quanto riguarda il riconoscimento dei contenuti dello stesso autore è la coerenza. Se un autore sceglie di collegare i propri collegarsi  costantemente al proprio account Twitter, per esempio, questa azione aiuta il motore di ricerca a riconoscere che quello stesso autore si trova dietro più pagine. Mueller ha spiegato che «i nostri sistemi cercano di riconoscere chi è, cos’è quell’entità e lo facciamo in base a una serie di fattori diversi». Tra questi fattori compaiono sicuramente «collegamenti alle pagine del profilo, ad esempio, o informazioni visibili che possiamo trovare su queste pagine stesse».



Legare tutti i contenuti a uno stesso profilo social aiuta Google a raggrupparli

Conviene quindi utilizzare una stessa pagina social «nei diversi siti in cui scrivi, in modo che quando i nostri sistemi guardano un articolo e vedono una pagina dell’autore associata a quello possano riconoscere che questo è lo stesso autore della persona che ha scritto qualcos’altro». In passato Google identificava uno stesso autore tramite il markup rel =” author ” – che ora non si utilizza più -.

Quando ci sono nomi noti che scrivono è chiaro chi sia l’autore, per Google il problema è se accade che più persone diverse con lo stesso nome scrivano. In quel caso c0è la possibilità che Google deduca che diversi nomi identici siano la stessa persona. Mueller ha preso proprio se stesso per fare un esempio: «John Mueller. Se mi cerchi troverai pagine di Wikipedia, ristoranti barbecue, gruppi musicali, tutti i tipi di persone che si chiamano John Mueller. Se sul mio sito non specifichi chi sono in realtà, potrebbe allora accedere che i nostri sistemi guardino la mia pagina e dicano: “oh questo è quel tizio che gestisce quel ristorante barbecue”. Così, all’improvviso, posso trovarmi associato a un ristorante di barbecue».