Avevamo vent’anni e oltre il ponte, oltre il ponte ch’è in mano nemica vedevam l’altra riva, la vita
25/04/2020 di Gianmichele Laino
Se nel gioco dei destini incrociati vale davvero il discorso per cui il periodo della Seconda Guerra Mondiale è sovrapponibile a questo ultimo mese e mezzo nella storia del nostro Paese, allora nulla concede un messaggio di maggiore speranza come la Festa della Liberazione. Se il 25 aprile è sinonimo di rinascita democratica, non possiamo non augurarci che anche questo 25 aprile 2020 lo sia. Settantacinque anni dopo e un’eternità nel mezzo. Il secolo breve del Novecento e questi primi due decenni del Duemila che già basterebbero per duecento anni.
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Resistenza 2020, il testo di Italo Calvino sempre attuale
Per i nostri ragazzi e ragazze color dell’aurora – citiamo il testo di Italo Calvino Oltre il ponte, richiamato anche nel titolo di questo breve scritto – non deve essere facile. Prima di tutto capire. Perché chi doveva trasmettere loro il messaggio, purtroppo, lo ha fatto sempre con minore forza e sempre con più debole convinzione. In un secondo luogo, agire. Soltanto dieci anni fa, mettere in discussione i valori della Resistenza e della democrazia in Italia sembrava operazione sacrilega. Oggi, le spinte centrifughe ci stanno travolgendo e ci stanno portando a girare al largo dal fiore del partigiano.
Aggiungiamoci quello che è stato nell’ultimo mese e mezzo e quello che sarà, sfida terribile, alla ripresa di una vita che non tornerà normale per diversi giorni. E, per come vanno veloci questi tempi, chissà se ce la ricorderemo ancora la normalità o se, nel frattempo, ne avremo invetata un’altra.
Avevamo vent’anni e oltre il ponte/ oltre il ponte ch’è in mano nemica/ vedevam l’altra riva, la vita. Il 25 aprile 2020 sia il punto d’inizio di quella discesa dal ponte, di quel passaggio all’altra riva. Nulla come questa frase si adatta meglio a questo tempo di oggi, fatto di balconi, di chiusure, di desiderio di libertà. Meglio ancora suona l’ultima strofa, perché contiene al suo interno una speranza affinché quei nostri pensieri/ quelle nostre speranze di allora/ rivivessero in quel che tu speri/ o ragazza color dell’aurora.