Nella lista social di Renzi mancano solo «case, libri, auto, viaggi, fogli di giornali»

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Il leader di Italia Viva pubblica su Twitter l'elenco dei mancati accordi con gli altri partiti di quel che fu la maggioranza

Su Twitter, per scherzo, era nato l’hashtag #RenziPretendeCose, prendendo spunto dalle notizie che trapelavano da Palazzo Chigi (con Italia Viva rappresentata dai Capigruppo a Palazzo Madama e Montecitorio) sulle tensioni tra le varie forze che dovevano (a questo punto l’ipotesi sembra essere tramontata) formare la vecchia-nuova maggioranza di governo. E quel Renzi pretende cose è diventato realtà poco prima delle 20 di martedì 2 febbraio con il suo elenco pubblicato su Twitter.



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L’accordo, dunque, non è stato trovato. Lo ha detto il Portavoce del Movimento 5 Stelle al Senato attraverso un tweet, lo ha fatto trapelare il Pd con alcune notizie inviate agli organi di stampa, lo ha confermato anche Davide Faraone intercettato da Paolo Celata durante la lunga e classica Maratona Mentana su La7. E, alla fine, il timbro ufficiale sulla crisi della crisi è arrivato attraverso la viva voce social di Matteo Renzi.



Renzi pretende cose, quando i social anticipano la realtà

«Bonafede, Mes, Scuola, Arcuri, vaccini, Alta Velocità, Anpal, reddito di cittadinanza». Questi gli otto temi che, secondo la versione social di Renzi, hanno fatto naufragare il tentativo di un accordo con Movimento 5 Stelle, Partito Democratico e Liberi e Uguali. Con Roberto Fico che torna al Quirinale con le pive nel sacco di una trattativa vissuta sulle montagne russe di questa crisi fatta di mancati accordi.

Non fa il nome di Renzi

Nella lista di Renzi pretende cose non compare il nome di Giuseppe Conte. Insomma, leggendo quel tweet sembrerebbe non esserci alcun veto sull’ex Presidente del Consiglio da parte di Italia Viva. Fonti del Movimento 5 Stelle, invece, dicono il contrario. Sta di fatto che tutto, al momento, sembra essere saltato.