La Stampa conferma la battuta di Renzi sui pop-corn per il governo tra il M5S e la Lega

11/05/2018 di Redazione

Matteo Renzi ha detto «Ora tocca a loro e pop-corn per tutti!» in riferimento al governo tra il M5S e la Lega, sul quale l’ex presidente del Consiglio e segretario del PD aveva politicamente scomesso per riposizionare il PD all’opposizione. Lo scrive Fabio Martini, giornalista politico della Stampa, autore dell’articolo che aveva generato una discussione politica piuttosto accesa.

Pop-corn, Fabio Martini della Stampa conferma la battuta di Renzi

Dopo che La Stampa aveva pubblicato il pezzo sull’edizione cartacea di ieri, e messo online in forma completa sul proprio sito, la discussione in merito ai “pop-corn” per festeggiare l’avvio di un governo guidato da Di Maio e Salvini è diventata anche oggetto di polemica politica interna al PD, visto che il segretario reggente Maurizio Martina l’aveva condannata in un post sulla propria pagina Facebook. «Quanto a noi, al PD e alle forze di centrosinistra, dobbiamo prepararci e passare presto dalla (giusta) preoccupazione alla sfida. Alla proposta alternativa. Altro che “stare a guardare con i pop corn in mano”. Non scherziamo. Dobbiamo metterci presto al lavoro nella società, con ascolto e capacità di proposta», aveva scritto Martina.

 

L’intervento del segretario reggente aveva portato il portavoce di Matteo Renzi a smentire la ricostruzione di Fabio Martini, che però sul suo profilo Facebook ha confermato in toto la veridicità della frase  «Ora tocca a loro e pop-corn per tutti!» come battuta detta dal senatore del PD.

 

Renzi

 

«Matteo Renzi, dopo un’analisi del suo no al governo con i Cinque stelle, ha aggiunto in conclusione una battuta, che può non piacere, ma chiaramente è sdrammatizzante. In serata, visto che Maurizio Martina aveva preso sul serio quella battuta, ben dodici ore dopo la pubblicazione dell’articolo su “La Stampa”, l’Ufficio stampa di Renzi ha “dovuto” produrre una precisazione non solo ritardata ma generica, priva di risentimenti e senza fare riferimento alla testata e tantomeno all’autore», ha scritto Fabio Martini.

 

Renzi

 

Il giornalista della Stampa ha criticato il direttore del Post Luca Sofri per aver bollato come priva di fondamento una notizia di cui lui non sa nulla: «La sequenza è eloquente: Luca Sofri che da tempo si è fatto tutore della buona informazione, bolla come falsa una notizia della quale non sa nulla. E’ falsa perché lo sentenzia lui. Con un evidente ribaltamento: il tutore del “vero”, produce lui una sua verità. Non verificata, come richiederebbe il suo manuale di buone maniere giornalistiche. Se si fosse preoccupato di verificare, prima di sentenziare e produrre lui una fake news, avrebbe saputo come sono andate le cose e le circostanze».

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