Greta Thunberg non ha mai detto che «bisogna aprire al nucleare» come sostiene Renzi

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Renzi ha citato Greta Thunberg sul nucleare, definendola a favore, ma le cose stanno diversamente

«Oggi persino Greta apre al nucleare di nuova generazione. Da noi invece i finti ambientalisti continuano a lavorare contro i rigassificatori, i termovalorizzatori, il gas in Adriatico»: questo è quanto ha scritto, nella giornata di ieri, Matteo Renzi sulla presunta apertura di Thunberg, noto volto della nuova generazione ambientalista che punta – al di là di qualsiasi altra cosa e sensatamente – a salvare la terra sulla quale viviamo. Renzi parla, nel video, per parlare di ciò che la «sinistra ideologica italiana» dovrebbe cambiare afferma – nel video pubblicato – che «Greta ha detto bisogna aprire al nucleare». La realtà, però, è ben diversa e – al di là di ogni critica alla sinistra del paese – non ci si può basare su una notizia falsa per sostenere il nucleare.




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Cosa ha detto realmente Greta Thunberg su nucleare



Tutti abbiamo avuto modo di comprendere la posizione di Renzi e Calenda (che hanno unito i loro due partiti alle scorse elezioni) in merito al nucleare: andrebbe reintrodotto come elemento necessario per favorire un processo di transizione ecologica. Fare appello al nome di Greta Thunberg fa sicuramente effetto, ma la verità è che la giovanissima attivista non ha mai dichiarato di essere favorevole all’apertura del nucleare (come anche i colleghi di Pagella Politica hanno verificato).

A cosa fa riferimento Matteo Renzi, quindi? Nel corso del programma Tagesschau – striscia informativa tedesca – Thunberg è intervenuta per commentare la crisi energetica che l’Europa sta vivendo. Come sappiamo bene, il problema è nato dal momento in cui le importazioni di gas dalla Russia hanno subito modifiche per via del conflitto armato in corso in Ucraina. Nel video dell’intero intervento presente in questo articolo il discorso relativo a gas e nucleare inizia attorno al minuto 7.

All’attivista è stato chiesto cosa ne pensi della decisione del governo tedesco di prolungare l’attività delle sue centrali a carbone così da contenere i costi in bolletta. Proprio rispondendo a questa domanda, Thunberg ha chiamato in causa il nucleare – sottolineando come trovarsi a prendere questo tipi di decisioni capiti «inevitabilmente quando si è dipendenti dai combustibili fossili, importati da regimi autoritari»: «Io penso che ci siano altre vie da seguire: bisogna concentrarsi sulle energie rinnovabili, piuttosto che investire nei combustibili fossili. Non siamo in grado di vedere a più di un anno di distanza». La conduttrice ha poi chiesto conto a Greta del dibattito tedesco relativo anche al prolungamento delle attività delle centrali nucleari: «Personalmente, penso che sia una cattiva idea focalizzarsi sul carbone» e – ha aggiunto – «se abbiamo centrali già attive (in riferimento a quelle nucleari n.d.R.), penso sia un errore chiuderle per concentrarsi sul carbone».

Cosa significano le affermazioni di Thunberg sul nucleare?

Greta Thunberg ha sempre espresso pozioni non favorevoli rispetto al nucleare. Quanto affermato da Renzi, quindi, non è corretto. Il ragionamento fatto dall’attivista è il seguente: in un paese in cui sono attive centrali nucleari (nel caso della Germania, quindi) non è opportuno chiuderle preferendo l’attività di quelle a carbone. Assolutamente nulla a che vedere con la costruzione di centrali nucleari dove non sono attualmente già attive (e questo è il caso dell’Italia) e nessuna menzione a quelle di nuova generazioni di cui invece Renzi parla. Centrali che, secondo quanto viene stimati, non potrebbero essere pronte per l’utilizzo civile su larga scala prima dei prossimi dieci anni.