Raccolta pubblicitaria in calo: ma nel web mentre l’Italia dorme, i big si mangiano tutto

Google, Facebook e i big Usa del web pigliatutto. Non è solamente un’impressione ma ciò che emerge dall’ultima rilevazione Nielsen relativa alla pubblicità di maggio 2015: il dato consolidato dei primi cinque mesi dell’anno indica una raccolta pubblicitaria vicina ai 2,7 miliardi, in calo dell’1,3% con un saldo negativo di 35,5 milioni rispetto allo stesso periodo del 2014 (-2,3% nel quadrimestre). Se però si aggiungono le stime della raccolta sulla porzione non monitorata – mancano i colossi sopracitati – secondo l’istituto di ricerca il mercato chiuderebbe a +1,1% sull’anno.

Lo strapotere dei big del web è confermato dal dettaglio dei numeri del solo comparto internet: senza Facebook e compagnia abbiamo -0,6% a maggio e -2,2% nei primi cinque mesi, con i big addirittura +8,8% per il periodo gennaio-maggio 2015. Una forbice manifesta, probabilmente anche destinata ad allargarsi.

Dati Nielsen
Nielsen

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L’ANALISI – Complessivamente il dato degli investimenti pubblicitari per il singolo mese di maggio segna un +2,6% grazie soprattutto alla tv,: quanto incassato dal piccolo schermo vale il 60% di tutto il mercato, la crescita a maggio è del 4,5%. Mediaset si conferma leader – perde due punti percentuali nei primi cinque mesi dell’anno ma a maggio segna un +0,6% – festeggia Sky (+2,1% gen-mag e +23,8% sul mese), qualche sorriso anche per la Rai (rispettivamente -1,2% e +9%). Tonfo per La7: -10.3% nei cinque mesi, -12,44% a maggio. Insomma, nonostante le tante belle parole, siamo ancora un paese a trazione televisiva.

Sui dodici mesi la tv perde complessivamente qualcosa (-0,7), ma fanno molto peggio i quotidiani (-5,9%) e i periodici (-3,6%, si salvano a maggio con il +2,2%). Buone notizie invece per la radio, in terreno positivo sia nel periodo gennaio-maggio (+5,5%) sia nel singolo mese (+1,1%). Male il cinema: -2,8% rispetto a un anno fa.

Photocredit copertina NICHOLAS KAMM/AFP

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