Quando Juncker ringraziava Matteo Renzi per l’introduzione della flessibilità (VIDEO)

15/01/2016 di Redazione

Jean Claude Juncker sembrerebbe avere la memoria corta. Stiamo parlando del recente botta e risposta tra il presidente della commissione Europea e il Primo Ministro italiano Matteo Renzi.

Il motivo del contendere è sulla ormai famosa questione della flessibilità, introdotta lo scorso anno alla fine del semestre di presidenza italiana. Un risultato importante, soprattutto dopo un lungo periodo di austerità a cui la nostra economia e anche quella europea era stata sottoposta. Certamente, nel corso del 2015, poi sono intervenuti altri problemi all’interno dell’Unione, che hanno fatto un po’ dimenticare quanto avvenne dodici mesi fa.

Infatti, basta ritornare con la mente a quei giorni per ricordare quanto Juncker – che oggi rivendica totalmente a se stesso l’introduzione della flessibilità – fosse pubblicamente prodigo di complimenti per il Presidente Renzi, tanto da arrivare a dire che «senza l’entusiasmo e la volontà del Primo Ministro italiano» quel passaggio determinante non sarebbe stato così facile.

Sempre Juncker a Strasburgo diceva che si doveva «all’entusiasmo della Presidenza italiana molti elementi ispiratori dell’azione della Commissione europea».  Proprio nel giorno in cui, alla fine della Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea, l’Europa adottava «la proposta legislativa sul Fondo europeo per gli investimenti strategici». Insomma, una dichiarazione che stride con quanto detto oggi dal presidente Juncker

Ecco cosa diceva in quell’occasione Juncker:


(credit video: Agenzia Vista su Youtube)

Insomma, un anno fa, Juncker concludeva il suo intervento a Strasburgo – come riporta il verbale della seduta – con un “Viva l’Italia”, inneggiando al genio italico, oggi, invece, “rampogna” Renzi, dimenticando tutto quello diceva appena 12 mesi fa sull’importanza dell’intervento italiano per il fondo europeo per gli investimenti strategici.

 

 

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