La bufala dei bancomat con il lettore di QR Code per controllare il Green Pass

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Ancora una volta, una paradossale fake news diventa argomento di forte convinzione nel mondo no vax

Il mantra è sempre lo stesso: qualcuno posta una foto sui social rilanciando un complotto (figlio di una paradossale bufala) con frasi ammiccanti che vogliono celarsi da denuncia pubblica al grido di «e non ce lo dicono», altri condividono il tutto non avendo il minimo sospetto o la basilare attenzione per capire se quel che viene “denunciato” è reale oppure no. Così nascono – e muoiono, fortunatamente – le teorie della cospirazione sui social. L’ultima riguarda il QR Code negli sportelli bancomat che non è né per “leggere” il Green Pass, né uno sportello per prelevare soldi in banca.



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«Strani prototipi di bancomat arrivano da Bruxelles. Se non capite che il problema è accettare il Qr Code presto capirete cosa vorrà dire trovarsi dalla parte del QR code con luce rossa. Vi auguro di non pensare: “e noi str*nzi rimanemmo a guardare”». Questo è il messaggio che in tanti hanno copiato e incollato sui social. Il tutto accompagnato da una foto di quello che, secondo la loro stravagante teoria, dovrebbe essere un prototipo di sportello ATM per il prelievo dei propri risparmi in banca.



Vedendo questa immagine, dunque, sembra vera la ricostruzione complottista: il QR Code bancomat esiste veramente. E a cosa servirà? Al controllo della certificazione verde? Ovviamente no. Innanzitutto ricordiamo come il prelievo agli sportelli telematici ATM è consentito a tutti (vaccinati o non vaccinati). Inoltre, quello nell’immagine condivisa da chi ha creduto a quella bufala non è un bancomat. Cliccando sulla foto, infatti, ecco cosa appare.



Qr Code Bancomat, l’ennesima grande bufala social

Questa foto è ben nota agli automobilisti. Il motivo è semplice: si tratta della “colonnina” per effettuare il pagamento nei distributori di carburante self service. In alto c’è lo spazio per inserire la propria carta di credito o bancomat, al fianco si intravede il tastierino numerico per inserire il codice Pin della propria carte di pagamento. Sul fondo, invece, ci sono le immagini di alcune banconote: quelle rappresentano i tagli con cui si può effettuare il pagamento del proprio rifornimento, in contanti.

E quindi quel QR Code che leggiamo è falso? No, è reale. Ma esiste da anni. Molti anni prima dell’avvento della pandemia e della dinamica che ha portato la popolazione mondiale a conoscere l’esistenza di quel codice bidimensionale e dei relativi “lettori”. Ma non ha nulla a che vedere con il Green Pass. Quel lettore effettua la scansione degli eventuali buoni o tessere fedeltà per accumulare o scalare punti. Per questo motivo si trovano sulla stessa colonnina che serve per pagare il proprio rifornimento self service. Nulla a che vedere con “nuovi prototipi di bancomat” in quel di Bruxelles.