La propaganda russa diffonde bufale da almeno 100 siti

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La propaganda russa può contare su oltre 100 siti e sono almeno dieci le principali bufale diffuse in merito alla guerra in Ucraina

La propaganda russa può contare su oltre 100 siti e sono almeno dieci le principali bufale diffuse in merito alla guerra in Ucraina. Lo spiega un report del Centro di monitoraggio della disinformazione sul conflitto Russia-Ucraina diffuso da NewsGuard. È quanto ha riportato l’agenzia di stampa Ansa.



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Ad oggi, il team del network giornalistico sta monitorando 116 domini che hanno pubblicato propaganda e disinformazione filo-russa. “I tre siti più influenti noti per essere finanziati e gestiti dal governo russo – scrive Newsguard – sono le fonti dei media statali RT, TASS e Sputnik News, ma ci sono anche siti anonimi, fondazioni e siti di ricerca gestiti con finanziamenti non chiari, alcuni dei quali potrebbero avere collegamenti non dichiarati con il governo russo”. Il network “monitora queste fonti e queste strategie dal 2018”, usate anche con la pandemia, e analizza “le principali false narrazioni sull’invasione dell’Ucraina”. Newsguard ha anche individuato le 10 principali bufale sulla guerra tra Russia e Ucraina su cui ha fatto fact checking: i residenti di lingua russa del Donbass sono stati vittime di un genocidio; sabotatori di lingua polacca hanno tentato di bombardare un impianto di trattamento delle acque reflue nel Donbas; le forze ucraine hanno bombardato un asilo nel Lugansk il 17 febbraio 2022; la Russia non ha preso di mira infrastrutture civili in Ucraina; il nazismo, sostenuto dalle autorità di Kiev, è prevalente nella politica e nella società ucraine; l’Occidente ha organizzato un colpo di stato per rovesciare il governo ucraino filorusso nel 2014; gli Stati Uniti possiedono una rete di laboratori di armi biologiche nell’Europa orientale; la Nato ha una base militare a Odessa; la Crimea si è unita alla Russia legalmente; l’Ucraina moderna è stata interamente creata dalla Russia comunista.