Come Pornhub dice di trattare i dati utenti e i cookie

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All'interno dell'informativa privacy del portale, vengono forniti i dettagli sul come la piattaforma gestisca il tracciamento degli utenti che navigano tra le sue pagine

Le questioni sollevate dal collettivo “Stop Data Porn” hanno portato il Garante per la protezione dei dati personali italiano ad accendere un faro sulla gestione della Privacy degli utenti da parte di Pornhub. Dalla gestione al trattamento, passando per la profilazione attraverso i cookie di tracciamento e l’age verification. Tutti aspetti che, secondo la piattaforma, rispettano i paletti del GDPR europeo. In attesa, però, della risposta ufficiale della Mindgeek (la holding canadese che si occupa della diffusione di contenuti per un pubblico adulto) all’Autorità, proviamo a capire cosa viene dichiarato all’interno dell’informativa presente sul portale online.



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La nostra analisi della privacy policy di Pornhub parte da una delle questioni centrali, quella relativa al tracciamento attraverso i cookie. Perché scorrendo lungo la pagina relativa all’informativa, emergono dei dettagli molto interessanti. Innanzitutto, non si parla mai di “consenso esplicito” per il tracciamento, ma questo avviene in forma completamente automatica collegandosi alle pagine del sito. E vengono gestiti cinque cookie:



Legittimo, ma secondo il Regolamento Europeo tutto ciò può avvenire esclusivamente su autorizzazione da parte dell’utente. Dunque, quando ci si collega alla homepage di Pornhub (o a una delle pagine del sito) dovrebbe comparire un pop-up in cui si chiede di accettare o meno il tracciamento attraverso i cookie. Questo, però, non avviene. In basso compare un minuscolo pop-up (che non impedisce la navigazione) in cui si informa l’utente che sul portale sono presenti cookie, con un rimando all’informativa.

Privacy Pornhub, cosa dice il sito su gestione dati e cookie

Dunque, il tracciamento può essere evitato solo in un modo: non navigando all’interno del portale. Ma quali sono i dati che “interessano” a Pornhub? Sempre all’interno della privacy policy, l’azienda lo spiega suddividendo la gestione e il trattamento tra gli utenti che navigano senza aver effettuato l’accesso (quindi i non registrati) e coloro i quali hanno creato un account o aver aderito al programma – a pagamento – premium. Partiamo dal flusso più elevato di visitatori, quelli non registrati:



Per chi ha un account o ha scelto di abbonarsi, a tutto ciò si aggiungono altre tipologie di dati per il tracciamento (e la profilazione):

Dunque, parte dei dati Privacy Pornhub vengono – di fatto – consegnati dall’utente (iscritto) alla piattaforma (che poi li utilizza anche per altri portali che fanno capo alla MG Freesites, che fa parte della holding MindGeek), altri vengono ottenuti utilizzando i sistemi di tracciamento automatizzati. Dunque, attraverso quei cookie che non si possono rifiutare.

Perché gestiscono questi dati?

Dunque, ci sono molti dati di tracciamento in base ai cookie che gli utenti non possono decidere di non consegnare (a meno che non si decida di non usufruire dei servizi offerti dalla piattaforma) all’azienda stessa. Ma per quali fini avviene questo tracking? Pornhub sostiene che le informazioni personali raccolte occorrano alla “fornitura di servizi” e la gestione del cliente (per gli utenti iscritti alla piattaforma), per le attività di marketing e per la personalizzazione del contenuto in base all’esperienza di navigazione (per i non registrati o non loggati). Dunque, la l’informativa privacy Pornhub conferma quanto denunciato da “Stop Data Porn”: attraverso quei cookie non rifiutabili, viene profilato l’utente anche in base alle proprie preferenze.