Facebook traccia ciò che fai fuori dalla piattaforma anche quando gli chiedi di non farlo

Facebook traccia le attività che compiamo fuori dalla piattaforma anche quando gli chiediamo di non farlo perché a stabilirlo sono le sue condizioni di utilizzo

16/04/2021 di Ilaria Roncone

Ad affrontare la questione è stato Zamaan Qureshi, studente e membro del The Real Facebook Oversight Board – progetto sviluppato dal collettivo The Citizens – tramite un suo tweet. Il thread, diventato virale, mostra non solo che la piattaforma di Zuckerberg monitora tutte le attività fatte anche fuori dalla piattaforma ma che lo fa pure se si cambiano le impostazioni e si chiede di non tracciare le attività compiute al di fuori della piattaforma.

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Facebook traccia qualunque attività si compia anche al di fuori della piattaforma

Qureshi parte spiegano – e mostrano in un video – quello che ha deciso di fare: «Ho deciso di scaricare i miei dati di Facebook dopo aver appreso che facevo parte dei 533 milioni di account violati. Ho fatto clic su una cartella chiamata “your_off_facebook_activity” e non sono rimasto sorpreso quando ho scoperto che Facebook mi sta seguendo su Internet». Le prove sono nel thread: Facebook monitora ogni genere di attività, dal fatto che uno ordini la pizza alle ricerche fatte fino alla registrazione ai siti politici. Il tutto anche settando le impostazioni per non eseguire questa attività poiché, sottolinea lo studente, i termini e le condizioni di Facebook recitano: «Continueremo a ricevere attività dalle aziende e dalle organizzazioni che visiti ma verranno disconnesse dal tuo account».

Lettera al Congresso per chiedere conto a Zuckerberg del Data Breach

Il thread è stato aggiornato un paio di giorni fa e lo studente ha pubblicato una lettera che ha indirizzato alla Casa Bianca per domandare espressamente di chiedere conto a Zuckerberg di quei 533 account utenti Facebook violati. «Spero che il mio thread abbia fatto mostrare alle persone che tipo di dati vengono raccolti su di loro, anche quando non sono su Facebook», ha affermato il membro del Board, criticando il modello di business che sta alla base del social, ovvero «monetizzare le informazioni degli utenti per massimizzare i profitti rispetto a discapito della privacy».

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