Oggi il prezzo del petrolio texano è diventato negativo: i produttori pagano per disfarsi delle scorte

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Non era mai successo nella storia

Conseguenza diretta della crisi da coronavirus. Anche se sul crollo prezzo petrolio incidono anche altri fattori come, ad esempio, le contrattazioni collettive sui costi da parte dei produttori e l’onda lunga del difficile accordo con i Paesi dell’Opec che è arrivato soltanto la scorsa settimana, portando con sé un braccio di ferro ancora pesante da smaltire. Oggi, per la prima volta nella storia, il prezzo del petrolio West Texas Intermediate è diventato negativo.



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Prezzo petrolio negativo per la prima volta nella storia

Cosa significa che il prezzo di un barile di petrolio è diventato negativo? Semplicemente che i produttori del greggio texano devono pagare i consumatori per disfarsi delle proprie scorte. Con una regressione impressionante, che si può evincere dai grafici pubblicati, nella serata del 20 aprile, il prezzo del petrolio è diventato di -11 dollari al barile. I consumatori, cioè, ottengono 11 dollari dai produttori per ogni barile di cui hanno bisogno. Una situazione paradossale che sta gettando nel panico i mercati internazionali, che già di per sé si trovano ad affrontare una difficoltà complessiva legata alla crisi economica da coronavirus.



Cause del prezzo petrolio negativo

Proprio a causa della pandemia e del conseguente lockdown, diverse aziende dell’industria pesante sono ferme in tutto il mondo e questo ha comportato un calo impressionante dei consumi di petrolio. A questo si aggiunge, ovviamente, anche la limitazione negli spostamenti che, ogni giorno, interessa fette sempre più ampie della popolazione mondiale. La diminuzione del traffico ha insomma provocato un’altra contrazione nella domanda di petrolio, con il conseguente calo del suo prezzo.