Prete argentino suicida: era stato condannato per abusi su bambini

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Il religioso si è sparato prima di andare in carcere

Don Eduardo Lorenzo si è ucciso con un colpo di pistola alla tempia. Il prete argentino era stato condannato per aver sessualmente abusato di almeno 5 vittime ed ha commesso il gesto suicida prima di essere portato in carcere. Lui si era sempre difeso come innocente.



Prete argentino suicida: era stato condannato per abusi su bambini

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Si è sparato un colpo alla tempia Don Eduardo Lorenzo, prete 59enne riconosciuto colpevole di abusi sessuali su minori della sua parrocchia. Il prete si è ucciso a Plata, nella sede della Caritas dove era temporaneamente alloggiato. Il religioso si era sempre detto innocente rispetto alle accuse rivoltegli.



Lunedì 16 dicembre la procuratrice Ana Medina aveva chiesto l’arresto per il prete, accusato di 5 nuove violenze a danno di minori. Don Eduardo Lorenzo  aveva ricoperto il ruolo di cappellano del servizio penitenziario di Buenos Aires per 14 anni, e organizzava gruppi e viaggi di giovani boy scout.

Quando il giudice Marcela Garmendia ha rifiutato la richiesta di esenzione dal carcere presentata dal legale della difesa, il religioso ha preferito commettere il gesto suicida. Il religioso si era sempre detto innocente: «Non sono un pedofilo, non ho commesso alcun atto indegno del mio essere sacerdote. Ho difetti come tutti gli altri, ma non perversioni, che io condanno e condanno sempre. Sono stato demolito, sono in un momento spaventoso della mia vita» aveva dichiarato Don Lorenzo la scorsa settimana.



La prima denuncia per abuso sessuale risale al 2008, ma non vi furono condanne. Il caso infatti rimase fermo per quasi dieci anni, fino a quando non venne riaperto dall’avvocato Juan Pablo Gallego. In quella occasione la vittima si è esposta pubblicamente testimoniando con il suo vero nome, Diego Perez. «Mi diceva ‘sei un uomo di colore’, quindi devi farlo – ha dichiarato – Mi ha spinto, mi ha portato nella sua stanza per oltraggiarmi e fare sesso con me. Alla fine ero alcolizzato e di nuovo sottomesso sessualmente». Il suo racconto ha quindi spinto altre vittime a farsi avanti e raccontare degli abusi subiti in gioventù.

Il caso era esploso anche mediaticamente, tanto che lo scorso luglio l’arcivescovo di La Plata, monsignor Víctor “Tucho” Fernández, aveva proibito al prelato di rimanere solo con i minori della parrocchia e non solo, dicendo che la misura era per «precauzione». Don Eduardo Lorenzo aveva quindi richiesto pochi mesi dopo una licenza come pastore nell’Immacolata Madre di Dio, Gonnet, apportando come motivazione questioni di salute: lo scorso dicembre erano trapelati i risultati della perizia psicologica che lo identificavano con una «personalità con caratteristiche di manipolazione, ed egocentrismo oltre a una complessa organizzazione psichica, presentazione ossessiva di un’immagine grandiloquente di se stesso, che nasconde una struttura psicopatica perversa avendo bisogno di altri per idolatrarlo ed esaltare l’autostima».

 

(Credits immagine di copertina: foto twitter Fernando Tocho@nandotocho)