Il porno in 3D sbarca su Sky. E il Giornale s’arrabbia
20/12/2010 di nonunacosaseria
Il quotidiano di Sallusti scandalizzato per la programmazione della tv di Murdoch.
E’ uno scandalo, signora mia. Da venerdì scorso il porno in 3D è sbarcato su Sky, e al Giornale tutta questa deriva dei costumi fa orrore come il cacio sui maccheroni. E allora, ecco Valeria Braghieri, già famosa per essersi pubblicamente lamentata dell’eccessiva presenza di Marco Travaglio in tv perché mandavano in onda le sue interviste su Current, a dirgliene quattro a quell’australiano lì.
È il venerdì che inizia la grande rincorsa delle aspettative da fine settimana, ed è il venerdì il momento in cui si ha più bisogno di un po’ di supporto immaginifico. A Sky devono saperlo perché è proprio di venerdì (dallo scorso, che era il 17 per di più…) che hanno pensato di programmare sul canale a pagamento Primafila Hot Club (tasto 357 sul telecomando per chi è munito di tutto ciò che occorre), la novità assoluta del genere: il porno in 3D. Cioè con tutta «la profondità» del caso, cioè con la telecamera che non perdona, cioè con la scena che ti invade il soggiorno, cioè quando non ti perdi niente-ma-proprio-niente di un nudo, di un amplesso, di un particolare, di una difficoltà, ma anzi, ti sembra di dover spostare il tavolino per far spazio a loro: i protagonisti.
Alla Braghieri, insomma, fa orrore il porno in 3d. Quello del digitale terrestre di Mediaset Premium, con i canali Sex Amatoriale e Sex Trasgression, invece va bene.
A chi un porno sembra già impegnativo di per sé, figuriamoci un porno in 3D… Faticosissimo già così, sul giornaletto dei programmi. Faticoso per chi assiste, inclemente per chi lo interpreta, demoralizzante per chi deve prenderne spunto, deludente per quelli a cui piace pensare che un rapporto sessuale, avvenga senza attriti o mezza difficoltà, sconcertante per quelli che hanno più voglia di immaginare l’atto anziché i mezzi. Non è che debbano farci vedere proprio tutto… Ma con il 3D è praticamente impossibile. Il 3D è come un ospite. Di taglia forte.
Che vita da cani.