I contenuti pedopornografici ospitati, per molto tempo, su molte piattaforme online dedicate al mondo dei video e delle fotografie destinate a un pubblico di adulti sono all’attenzione di numerose cause e processi in giro per il mondo. Il caso più emblematico è quello che ha coinvolto MindGeek, la società che ha al suo interno i più “importanti” portali internet di questa categoria. Ne fa parte anche PornHub (insieme a YouPorn e RedTube) e ora c’è una causa che coinvolge anche Visa, l’azienda che distribuisce e permette di effettuare pagamenti online attraverso carte di credito o debito.
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La decisione di inserire, sul tavoli degli imputati, anche Visa è stata confermata nei giorni scorsi da un documento firmato dal giudice Cormac Carney della Corte distrettuale centrale della California. Perché l’istituto finanziario, secondo i magistrati, avrebbe monetizzato attraverso la pubblicazione di contenuti pedopornografici (caricati dagli utenti e non rimossi per tempo dalle piattaforme) e di revenge porn su portali come PornHub. E il commento del giudice è molto netto, come riporta Gizmodo:
«La Corte può tranquillamente dedurre che Visa intendeva aiutare MindGeek a monetizzare la pornografia infantile dal fatto stesso che Visa ha continuato a fornire a MindGeek i mezzi per farlo e sapeva che MindGeek lo stava davvero facendo. Detto in altro modo, Visa non avrebbe semplicemente creato un incentivo a commettere un crimine, ma avrebbe fornito consapevolmente lo strumento utilizzato per completare un crimine».
Visa, dunque, avrebbe monetizzato e avrebbe aiutato PornHub (e non solo) a monetizzare anche attraverso la pubblicazione all’interno di quei portali di contenuti sessualmente espliciti che mostravano atti con minorenni e filmati di revenge porn.
Questa, dunque, la risposta della Corte alla richiesta fatta da Visa di archiviare la propria posizione in questa causa delicatissima. E Gizmodo ha ottenuto una risposta proprio dall’istituto finanziario: «Condanniamo il traffico sessuale, lo sfruttamento sessuale e i materiali di abuso sessuale sui minori in quanto ripugnanti per i nostri valori e scopi come azienda. Questa sentenza preliminare è deludente e caratterizza erroneamente il ruolo di Visa, le sue politiche e pratiche. Visa non tollererà l’uso della nostra rete per attività illegali. Continuiamo a credere che Visa sia un imputata impropriamente in questo caso». E anche MindGeek ha voluto dire la sua, sostenendo che le accuse mosse siano ancora tutte da dimostrare.