L’idea di compartimentare i banchi di scuola con pannelli di plexiglass

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È l'ipotesi annunciata da Lucia Azzolina durante l'incontro con i sindacati per la ripresa delle lezioni frontali a settembre

Ancora nulla è stato deciso e si parla solamente di ipotesi – tecniche – per quel che concerne la ripresa delle lezioni frontali nelle scuole a settembre. Tra le idee per rendere più efficace il distanziamento in aula tra gli studenti è emersa anche la possibilità – come già accade in altri Stati europei – di compartimentare i posti in classe attraverso l’installazione di pannelli di plexiglass tra i banchi. È questo quanto emerso nella giornata di giovedì nella riunione tra i sindacati e la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina.



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Come detto, si tratta solamente di un’ipotesi e la storia recente del nostro Paese ha già visto un passo indietro quando si parlò della stessa soluzione – circa un mese fa – per suddividere le spiagge degli stabilimenti italiani in vista di questa estate di convivenza con il Coronavirus. In quel caso se ne parlò, se ne discusse e poi venne scartata questa ipotesi per le palesi difficoltà di installare elementi simili in riva al mare. Ora i divisori di plexiglass tra i banchi di scuola sono destinati a sollevare le stesse polemiche. Ma non si tratta di una decisione, ma solo di un’idea.



Plexiglass tra i banchi, l’ipotesi per il rientro a scuola a settembre

Come riporta Il Corriere della Sera, l’idea di compartimentare i banchi di scuola attraverso pannelli di plexiglass non è italiana, ma è frutto di un’esperienza che arriva da alcuni Paesi del Nord Europa. Si tratta di strutture fisiche che ‘isolano’ gli studenti impedendo il contatto tra di loro durante le ore di lezione in classe. Il tutto nel tentativo di rispettare le linee guida – che ancora devono vedere una legge che le approvi tecnicamente – del comitato tecnico-scientifico.

Mascherine, visiere e pannelli

«Oltre alle mascherine ci sarà possibilità di usare le visiera anche per andare incontro alle esigenze di studenti con difficoltà respiratorie e ipoacusici – ha detto Lucia Azzolina ai sindacati -. Il Cts sta valutando anche la possibilità di compartimentare i banchi, con divisori, anche per garantire maggiore sicurezza».



(foto di copertina: da Pixabay)