Salvini promette di mandare a casa Pizzarotti, il sindaco di Parma: «Sono stato eletto democraticamente»

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L'attacco del primo cittadino dopo le parole di Salvini nel corso di un comizio

«Era sempre il primo a fare ricorsi contro i decreti sicurezza quando ero ministro, il risultato è che Parma è una delle capitali dello spaccio di droga. Dopo aver mandato a casa Bonaccini, se vinciamo il prossimo che mandiamo a casa è Pizzarotti». Parola di Matteo Salvini, nel corso del suo comizio per sostenere la candidata Lucia Borgonzoni a Parma. Il leader della Lega si è presentato sul palco della città ducale per lanciare un attacco anche contro il sindaco eletto per un primo mandato con il Movimento 5 Stelle, poi espulso dal partito e infine rieletto con una lista civica che è stata laboratorio e incubatrice del movimento Italia in Comune.



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Pizzarotti contro Salvini che vuole mandarlo a casa: «Io eletto democraticamente»

Matteo Salvini consuma l’attacco a Pizzarotti in chiave propagandistica. Anche se la Lega dovesse vincere le elezioni regionali, le basi della democrazia impongono che ogni città sia amministrata dal sindaco che è stato democraticamente eletto al suo interno. Insomma, anche se la Lega dovesse vincere, non avrebbe alcuna possibilità di mandare a casa Pizzarotti, che – a meno di clamorosi eventi – dovrà amministrare almeno fino al 2022.



Le parole di Matteo Salvini ricordano da molto vicino, insomma, la frase sui pieni poteri pronunciata a Pescara che tanto aveva fatto discutere e che gli era costata la fiducia degli italiani nella fase della gestione della cosiddetta crisi del Papeete. Ma Federico Pizzarotti non è stato a guardare e, dopo aver pubblicato il video di Matteo Salvini che pronunciava quelle parole, ha risposto sui social network.

Pizzarotti contro Salvini, la contestazione del sindaco di Parma

«Ecco a voi il delirio di un uomo: Matteo Salvini arriva nella ospitale Parma nel giorno della Capitale della Cultura e afferma che se vince in Emilia Romagna mi “Manda a casa” – ha scritto Pizzarotti -. Come e attraverso quali strumenti democratici non è dato saperlo, nemmeno al Papeete Boy». Pizzarotti ha rivendicato quello che gli è stato attribuito da Matteo Salvini, ovvero il fatto di essere stato sempre tra i primi a fare ricorso ai decreti sicurezza: «L’ho fatto ieri – ha commentato Pizzarotti -, lo faccio oggi e lo farò domani. Perché non hanno prodotto un risultato».



E alla fine, il sindaco di Parma affonda il colpo: «Caro Matteo, sono stato eletto democraticamente il giorno in cui la Lega a Parma non è neanche arrivata al ballottaggio. Tu, qui, non mandi a casa nessuno. Il giorno in cui saprai fare una sola proposta, una che una, per gli emiliano-romagnoli anziché parlare di gattini, merendine o spararle grosse, qui nella terra della gente che lavora e si spacca la schiena, sarà il giorno in cui riuscirai a renderti credibile per la prima e unica volta».