Pier Luigi Bersani ha detto che avrebbe preso a cazzotti chi gridava «Ti stupro» a Carola

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Pier Luigi Bersani ha detto che avrebbe preso a cazzotti i contestatori che hanno urlato «Ti stupro» alla capitana della Sea Watch

«Adesso Carola, prima la mamma rom di Casal Bruciato. Qui si sta sdoganando l’incitamento allo stupro senza che nessuna autorità dica nulla, con audio e filmati che fanno il giro del mondo. Basta tacere o minimizzare. Le parole sono pietre, cambiano i pensieri e i comportamenti. In attesa che chi governa si tolga la felpa e dica qualcosa di onorevole e dignitoso, ho detto e ripeto che se sento dire a una donna ‘ti stupro, ti faccio stuprare, vorrei ti stuprassero‘, a me parte il cazzotto». Così Pier Luigi Bersani, deputato di Articolo Uno, pubblicando questa mattina sul suo profilo Facebook il video della sua partecipazione a InOnda ieri sera su La7.



Cosa ha detto Bersani a chi urlava «Ti stupro» a Carola

Nel corso della trasmissione, Pier Luigi Bersani era stato chiaro: «Non abbiamo avuto un governo che si sia sentito in dovere di commentare questa cosa, di affrontare una vicenda cercando di evitare che si venga alle mani. Io ve lo dico chiaramente: se fossi stato lì con quello lì che diceva ‘Ti stupro’, a me sarebbe scappato il cazzotto. Voglio dire a Salvini di stare attento: o si mette un argine o sennò prima o poi si viene alle mani. Ve lo dico io», ha concluso Bersani.



Perché Pier Luigi Bersani era arrabbiato con chi urlava «Ti stupro» a Carola

Pier Luigi Bersani ha commentato così gli insulti ricevuti da Carola Rackete, capitana della nave Sea Watch, durante il suo sbarco a Lampedusa. Dopo essere entrata nel porto siciliano senza autorizzazione preventiva, invocando lo stato di necessità, i finanzieri della Guardia di Finanza sono saliti a bordo dell’imbarcazione e  hanno arrestato la capitana: l’hanno portata via con l’accusa di “resistenza o violenza contro nave da guerra”, un reato che prevede una pena da tre a dieci anni. I finanzieri vorrebbero contestare anche il tentato naufragio, a proposito della manovra di attracco, ma sarà il pm a decidere. Mentre Carola veniva portata via tra gli applausi dei sostenitori, i contestatori hanno fischiato e qualcuno ha anche gridato «Ti stupro» alla 31enne capitana tedesca.

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