Da Piazza Plebiscito alla sede della Regione Campania: migliaia di persone in piazza

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Protestano contro le chiusure anticipate

Altro che manifestazioni in forma statica. Almeno, in questo modo erano iniziate le proteste a Piazza Plebiscito a Napoli, dove migliaia di persone si erano radunate per far sentire la propria voce contro le ulteriori misure restrittive imposte con il dpcm del 25 ottobre per cercare di contenere l’epidemia da coronavirus. La polizia in assetto antisommossa era già schierata al centro della piazza più celebre di Napoli, ma il cordone ha dovuto seguire i manifestanti fino a Palazzo Santa Lucia, sede della regione Campania.



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Piazza Plebiscito, le varie anime della protesta

Sono diverse le anime che hanno caratterizzato la protesta in piazza, non più estemporanea come venerdì scorso e, questa volta, inserita in un contesto nazionale poiché anche in altre città ci sono state delle manifestazioni di protesta contro le restrizioni dell’ultimo dpcm del 25 ottobre.



Tra l’altro il decreto prevede che le manifestazioni possano svolgersi soltanto in forma statica e con distanziamento sociale garantito, cosa che lo spostamento di un corteo verso la regione viola in maniera sistematica. Da questo pomeriggio, tuttavia, con cori e altri conciliaboli tra gli organizzatori si è deciso di spostarsi verso la sede della Regione Campania, quartier generale di Vincenzo De Luca.

Da Piazza Plebiscito a Palazzo Santa Lucia

Il presidente della regione aveva manifestato l’intenzione di effettuare un lockdown ancora più stringente nella giornata di venerdì, ipotesi poi rientrata di fronte ai nuovi provvedimenti a livello nazionale. Ma questa marcia indietro, evidentemente, non è bastata ai cittadini campani che hanno voluto solidarizzare con gli esercenti delle attività di ristorazione che, in base al dpcm, chiuderanno le proprie strutture alle 18 almeno fino al 24 novembre.