«Il primo referendum digitale? Quello per abolire il quorum nei referendum», dice Marco Cappato | INTERVISTA

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Il tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni non ha citato, nella sua intervista a Giornalettismo, nessuna delle vecchie campagne referendarie. Ma ha spiegato che come prima iniziativa potrebbe esserci una riforma della partecipazione civica

Una risposta sorprendente solo per chi non conosce le sue battaglie, il suo modo di ragionare e di agire. Nel corso dell’intervista rilasciata da Marco Cappato a Giornalettismo, il tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni e co-Presidente di EUMANS non si è limitato a spiegare cosa potrebbe accadere con la pubblicazione della piattaforma referendum digitali, ma ha spiegato anche quali miglioramenti potrebbero essere apportati a quel portale che – almeno per il momento – appare al pubblico come una scatola vuota in fase di test.



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Ma la replica più sorprendente è arrivata rispondendo a una domanda piuttosto prevedibile: quale potrebbe essere (anche solo idealmente) la prima iniziativa referendaria da proporre sulla nuova piattaforma referendum digitali? Noi di Giornalettismo, mentre facevamo questa domanda, ci aspettavamo che Marco Cappato rispondesse citando uno degli ultimi due referendum che – dopo la raccolta firme – furono bocciati dalla Corte Costituzionale: quello sulla cannabis legale e quello sull’eutanasia legale.

Piattaforma referendum digitali, Cappato e il primo referendum

Cappato, però, ci ha lasciati di stucco. Perché nella sua risposta ha – di fatto – citato quel doppio episodio e quel doppio no e proprio per questo ha spiegato che il primo referendum che proporrebbe dovrebbe avere dei riflessi sul futuro dei referendum in Italia: «Dato che la piattaforma referendum digitali non raccoglie solamente le campagne referendarie, ma anche le leggi di iniziativa popolare, il proporrei una riforma della partecipazione civica». In che modo? «Il quesito sarebbe doppio: da una parte l’abolizione del quorum necessario per ottenere il via libera al voto; dall’altra la riduzione dei poteri della Corte Costituzionale in merito alle raccolte firme dei referendum». Dunque, secondo Cappato il primo passo – un segnale fortissimo verso una direzione differente da intraprendere nel prossimo futuro – è quello della modifica dei paletti per i referendum. E lo strumento digitale può essere uno strumento fondamentale per compiere tutto ciò.



(foto IPP/Mario Romano)