La prima paziente di Vo’ Euganeo guarita dal coronavirus: «In realtà non sono mai stata malata»

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Nessun sintomo, ma la positività al tampone: «Vedo troppo allarmismo»

Vo’ Euganeo ci è stato presentato come il secondo focolaio del coronavirus dopo Codogno e Castiglione d’Adda. Qui si è registrata la prima vittima, il signor Adriano Trevisan. Qui è iniziato un controllo a tappeto che ha sottoposto a tampone quasi tutti i 3300 abitanti della cittadina in provincia di Padova. Tra questi anche una donna che, adesso, è stata dichiarata guarita. La paziente Vo’ Euganeo che è tornata nella propria abitazione ha parlato, un po’ seccata per quanto accaduto, con il Corriere della Sera. La sua testimonianza è utile per cercare di ricondurre un po’ tutti alla ragione.



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Paziente Vo’ Euganeo guarita, la sua reazione

La donna ha detto di aver fatto il tampone quando non aveva ancora sintomi e di essere risultata lo stesso positiva: «La verità – ha detto la donna – è che se il povero Adriano Trevisan non fosse morto, molti di quelli risultati positivi al tampone non se ne sarebbero nemmeno accorti».



Parla in virtù della propria esperienza personale: alla donna, infatti, quando è arrivata in ospedale, è stata somministrata una flebo a titolo di precauzione. Poi, è rimasta in osservazione per poche ore, senza alcun tipo di sintomo. «Avevo solo mal di testa per lo stress a cui ero stata sottoposta – ha detto -: ho chiesto se potevo prendere un Moment. Questo è stato l’unico farmaco che ho assunto». Per il resto nulla: visto il suo ottimo stato di salute, la donna è stata mandata a casa, dove ha proseguito il suo isolamento fiduciario.

«Io sono solo risultata positiva al coronavirus – ha spiegato la donna -. Leggo ovunque su Internet che sarei guarita, quando invece non sono mai stata malata. A meno di non voler farsi suggestionare, come all’inizio abbiamo fatto tutti». Ha affermato che sui social network ha notato un panico ingiustificato e che i problemi di cui dovremmo preoccuparci sono altri. La donna, adesso, è preoccupata per la sua attività: quando tornerà in pista, dopo la quarantena, afferma di dover sconfiggere il pregiudizio che ormai si è venuto a creare. All’inizio prevede inevitabili ricadute: «Ma dopo questa prima fase – ha dichiarato – sono convinta che passerà tutto».