«Se Paul Walker è morto è stata colpa sua»

Se Paul Walker è morto è stata colpa sua: è questa la risposta data da Porsche alla denuncia presentata da Meadow Walker, figlia sedicenne di Paul. A quasi due anni dalla morte dell’attore protagonista della fortunata serie cinematografica di Fast and Furious, continuano le schermaglie legali tra la figlia di Walker e la Porsche, la casa automobilistica tedesca denunciata dalla giovane Meadow per aver provocato la morte di suo padre.

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Stuart C. Wilson/Getty Images for Universal Pictures

LA FIGLIA DI PAUL WALKER FA CAUSA ALLA PORSCHE –

Lo scorso settembre, infatti, Meadow Walker aveva annunciato tramite il suo legale di aver sporto denuncia contro la Porsche: all’alba del giorno in cui morì, Paul Walker si trovava sulla Porsche Carrera GT di Roger Rodas e, secondo l’avvocato dalla famiglia Walker, ci sarebbe stato un malfunzionamento delle cinture di sicurezza tale da inchiodare Paul al suo sedile, impedendogli di fuggire mentre l’auto prendeva fuoco. Questo, insieme all’intera concezione strutturale della vettura, aveva portato gli Walker a concludere che la Porsche Carrera GT è «un’auto pericolosa che non dovrebbe state in strada», e chiedeva alla casa automobilistica tedesca di ammettere le proprie responsabilità nell’orrenda morte dell’attore.

«COLPA SUA» –

Oggi però è arrivata una prima risposta dalla Porsche che senza mezzi termini ha rivoltato la frittata, sostenendo che Paul Walker era noto per il suo amore per le auto sportive e che, con tutta probabilità, avrebbe anche potuto “elaborare” la Porsche di Rodas, modificandone la struttura e, di conseguenza, la stabilità e la sicurezza della vettura. Stando a quanto riportato da TMZ, che è riuscita a mettere gli occhi sulle carte, Porsche avrebbe anche sostenuto che l’auto di Rodas sarebbe stata «alterata, mal tenuta e usata in modo improprio» e, pertanto, l’azienda declina ogni responsabilità per la morte dell’attore.

LA RISPOSTA –

La risposta dell’avvocato di Meadow Walker è stata fulminea: «È deplorevole che Porsche stia cercando di scaricare le proprie responsabilità incolpando la vittima, Paul Walker, della sua stessa morte. Contrariamente a quanto sostenuto da Porsche i fatti sono chiari: Paul era passeggero su un’auto che non è fatta per proteggere i passeggeri, anche se questa viaggiava alla luce del giorno e ben al di sotto della velocità massima per cui è progettata. Se Porsche avesse progettato una macchina con le adeguate misure di sicurezza, Paul sarebbe ancora vivo, avrebbe girato Fast and Furious 8 e Meadow avrebbe avuto su padre, che adorava».

(Photocredit copertina: ROBYN BECK/AFP/Getty Images)

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