Password troppo semplici, da ‘Napoli’ ad ‘Andrea’: ecco le vulnerabili

Fece scalpore, anni fa, il fatto che Marc Zuckerberg, il numero uno di Facebook, avesse scelto come password un semplice 'dadada' diventando quindi facile preda degli hacker

29/10/2021 di Redazione

Fece scalpore, anni fa, il fatto che Marc Zuckerberg, il numero uno di Facebook, avesse scelto come password un semplice ‘dadada’ diventando quindi facile preda degli hacker. Ed invece, va da sé che l’imperativo principale è difendere la propria privacy sul web ‘inventando’ password inattaccabili. Ma, rileva l’Osservatorio Crif, la maggior parte degli internauti sceglie come parola di sicurezza, elementi facilmente reperibili. È quanto riporta l’agenzia di stampa Agi.

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Ad esempio, per l’Italia troviamo ai primi posti i nomi propri maschili più diffusi, come “Andrea”, “Francesco” e “Giuseppe” e nomi di squadre di calcio famose come “Juventus” e “Napoli”. A livello globale invece, al primo posto della top 10 delle password più utilizzate nel primo semestre 2021 si trova “123456”, seguita da “123456789” e da “qwerty”, così come nel semestre precedente. Un cambiamento si può notare nelle ultime posizioni della top 10, dove “querty123” supera “1234567890”. Ma attenzione: gli esperti segnalano che si tratta di combinazioni di numeri e lettere molto semplici, facilmente intercettabili da parte degli hacker e, conseguentemente, altamente vulnerabili. D’altro canto, l’utilizzo di password così basiche, dice il barometro Crif, “rivela la poca esperienza o la pigrizia di una parte di utenti del web, che spesso non seguono le più elementari regole per proteggersi da eventuali intrusioni, ad esempio scegliendo password lunghe e diverse per ogni account importante, con combinazioni prive di legami con informazioni personali. Per limitare la diffusione di questi dati sensibili, sarebbe importante che gli utenti attivassero, dove possibile, l’autenticazione a due fattori per evitare che gli hacker possano entrare negli account anche avendo scoperto login e password, così come sarebbe consigliabile prestare la massima attenzione all’utilizzo delle reti WiFi pubbliche, dove anche la password più sicura potrebbe essere intercettata, e ai rischi connessi alla memorizzazione delle credenziali su computer pubblici o condivisi”.

[CREDIT PHOTO: ITALY PHOTO PRESS]

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