Perché Netflix sta iniziando a limitare la password condivisa degli account

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La password condivisa su Netflix che permette di utilizzare lo stesso abbonamento su device diversi potrebbe avere i giorni contati

Allarme per gli abbonati a Netflix. Negli Usa in misura maggiore ma anche in Italia sta iniziando a comparire un messaggio a chi entra sulla piattaforma condividendo l’account e la password con qualcuno: «Start your own Netflix for free today. If you don’t live with the owner of this account, you need your own account to keep watching. It it your account? We’ll send you a verification code». La piattaforma opera quindi una verifica sulla proprietà dell’account chiedendo se è della persona che lo sta utilizzando e invitando a inserire un codice per proseguire. Oltre che l’invio per e-mail o via sms del codice è anche possibile scegliere “verifica dopo”, avendo accesso all’account almeno momentaneamente e per un lasso di tempo che ancora deve essere definito. Il messaggio mette in chiaro, però, che occorrerà digitare un codice per provare che l’account sia il proprio.



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Password Netflix condivisa: perché viene richiesto il codice

Per capire che cosa sta succedendo occorre andare oltreoceano, negli Stati Uniti, dove è cominciato il test sulla password condivisa che ha due scopi. Il primo è quello di implementare la sicurezza e il secondo è quello di frenare la pratica di condivisione della password, che permette di utilizzare lo stesso abbonamento su più device. Il primo a notare la questione è stato GammaWire e un portavoce di Netflix ha parlato con The Verge del test password condivisa Netflix in corso: «Questo test è progettato per garantire che le persone che utilizzano account Netflix siano autorizzate a farlo», ha spiegato, quindi chiunque non sia il proprietario di un account e provi ad utilizzarlo dovrà – prima o poi e se questo test diventerà la regola per tutti – digitare quel codice.



Si potrà comunque condividere il codice Netflix

Va da sé che se l’account viene condiviso con una persone che conosciamo basterà domandare di inoltrare il codice che proprietario dell’account riceverà via sms o e-mail. In questo modo tutti gli utilizzi non autorizzati di account non propri dovrebbero essere scongiurati ma rimane aperta la questione della condivisione in famiglia e con amici, quella che abbiamo sempre fatto e che Netflix ha sempre autorizzato – tanto che esistono diverse tipologie di abbonamento a seconda del numero di device che possono guardare contemporaneamente contenuti in streaming -. Cosa succederà in questi casi? I termini di utilizzo di Netflix specificano che l’account è «solo per uso personale e non commerciale e non possono essere condivisi con persone al di fuori della tua famiglia». Il termine famiglia è difficile da definire poiché possono essere persone che abitano nella stessa casa ma anche in case diverse è, in questo caso, si tratta di «condivisione di password legittime tra coniugi e figli».

Questione di denaro? Probabilmente, se si pensa che Parks Associates ha stimato – con un’analisi – che la condivisione della password e la pirateria costano 9 miliardi di dollari alle aziende di streaming. Per capire fino a che punto si spingerà la situazione occorre attendere gli sviluppi in Usa e anche qui in Italia, dove il messaggio inizia a comparire per i primi account in questi giorni.