Parigi chiude Champs-Elysées per il secondo giorno dell’anniversario dei gilet gialli

Nella giornata di sabato 16 novembre, Parigi è stata rimessa a soqquadro. Le proteste dei gilet gialli nel giorno dell’anniversario hanno creato disordini, violenze, scontri. Per questo motivo domenica, in previsione del secondo giorno di manifestazioni, la polizia che ha già annunciato il divieto di manifestare a Champs-Elysées.

Parigi chiude Champs-Elysées per il secondo giorno dell’anniversario dei gilet gialli

Più di cento manifestanti fermati, banche assaltate a barricate innalzate per le strade, dove macchine e cassonetti della spazzatura sono state date alle fiamme: il bilancio delle proteste dei gilet gialli di sabato 16 novembre, ad un anno dalla prima discesa in strada, dimostra come il movimento sia più forte e agguerrito che mai, dopo essersi relativamente placato nelle manifestazioni delle scorse settimane. L’ala più estrema dei gilet gialli, quella più radicalizzata e chiamata ora “ultrà gialli”, ieri a Parigi hanno prima devastato il quartiere di place d’Italie, poi quello della Bastiglia, e in serata la centralissima Les Halles. La polizia ormai li definisce una «frangia incontrollabile» e l’Eliseo teme una «convergenza delle lotte» in vista del 5 dicembre, data per la quale è stato già annunciato il grande sciopero generale e la manifestazione nazionale contro la riforma delle pensioni.

Intanto in rete, tra video delle proteste, degli scontri e delle devastazioni, è diventato virale anche il video di un giornalista rimasto colpito. Secondo quanto ricostruito sui social network, il ragazzo che indossava la pettorina con la scritta “press” è stato colpito in viso da un lacrimogeno lanciato dalla polizia che ha distrutto la maschera e lo ha ferito in viso.

(Credits immagine di copertina: Twitter MANOU_OF@MANOU_OF)

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