Parigi sotto attacco, e il Giubileo della Misericordia?

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C'è chi già chiede: "Annullare le celebrazioni". Dalla sala stampa vaticana: "C'è ancora più bisogno, oggi, dell'anno santo"

Parigi sotto attacco, il Giubileo della Misericordia viene messo in discussione. Continua la conta dei morti nella Capitale francese mentre il mondo si interroga: cosa accadrà ora? I tweet provenienti da sostenitori dello Stato Islamico ieri hanno proclamato: “Roma, Washington e Londra sono le prossime destinazioni”. E Roma, per quanto riguarda dispositivo di sicurezza e apparato di intelligence, sembra non tenere il passo con Parigi dove siamo ormai ai circa 130 morti in una notte: per questo si sollevano più voci verso il Papa, che chiedono: si annullino le celebrazioni del Giubileo della Misericordia.



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PARIGI SOTTO ATTACCO, IL GIUBILEO DELLA MISERICORDIA?



Antonio Rungi, padre passionista e teologo, ha scritto di persona al Papa durante la notte per chiedere di “non far svolgere a Roma le celebrazioni solenni per l’apertura dell’Anno Santo della Misericordia, che inizia il prossimo 8 dicembre 2015”, ma di svolgere le celebrazioni solo nelle altre parti del mondo per garantire a tutti i fedeli e i pellegrini “la serenità, la salute e la vita”.

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Sono molti i cittadini e gli utenti su Twitter che condividono la preoccupazione.



C’è anche un hashtag che sta guadagnando popolarità su Twitter: #stopGiubileo

Dalla Sala Stampa Vaticana ha già preso la parola padre Federico Lombardi per ribadire: dopo questi attacchi c’è “ancora più bisogno del Giubileo”.

Le autorità dovranno sapere cosa fare senza seminare un atteggiamento di paura che è contrario al bene comune ed è troppo nella linea che i terroristi vogliono. Viviamo con coraggio e prudenza”, ma anche con serenità cercando di costruire la pace. Questo è il messaggio che il Giubileo vuole dare, resistendo alla logica dell’odio e dell’omicidio

Papa Francesco ha già condannato gli attentati ed espresso solidarietà alle vittime e alla Francia.

Siamo sconvolti da questa nuova manifestazione di folle violenza terroristica e di odio, che condanniamo nel modo più radicale insieme al Papa e a tutte le persone che amano la pace. Preghiamo per le vittime e i feriti e per l’intero popolo francese. Si tratta di un attacco alla pace di tutta l’umanità che richiede una reazione decisa e solidale da parte di tutti noi per contrastare il dilagare dell’odio omicida in tutte le sue forme