Zuckerberg dice basta ai suggerimenti che Facebook fa alle pagine politiche

La questione era una tra le più spinose affrontate dalla piattaforma

28/01/2021 di Gianmichele Laino

L’argomento è stato controverso, anzi per un periodo di tempo è stato un vero e proprio ago della bilancia. Dopo che Facebook, circa un anno e mezzo fa, aveva rivendicato il diritto della piattaforma di esprimersi sui contenuti politici, anche quelli più controversi, aveva deciso – visto l’inasprirsi della polarizzazione degli utenti – di sospendere i suggerimenti delle pagine politiche e di quelle dei gruppi civici in vista delle elezioni americane del novembre 2020. Poi, però, la piattaforma di Mark Zuckerberg aveva ripreso: le pagine politiche su Facebook erano tornate tra i contenuti suggeriti.

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Pagine politiche su Facebook non saranno più suggerite

La scelta aveva destato qualche preoccupazione. Ma cosa significa che Facebook suggerisce le pagine politiche? Si tratta dell’applicazione di un principio cardine dell’algoritmo: scrollando nella propria timeline (o dando un’occhiata alle barre laterali nella navigazione via desktop), si può notare che molto spesso è Facebook a suggerirci – in base alla valutazione delle nostre attività – i nuovi amici con cui vogliamo stringere un legame, le pagine o gli account di influencer che possono interessarci. Tra queste c’erano anche quelle che riguardavano gruppi politici o gruppi di impegno civico.

Tuttavia, nel corso dell’assemblea dei soci di mercoledì 27 gennaio, Mark Zuckerberg ha annunciato che la media company darà un taglio a quest’ultimo particolare tipo di suggerimento. In videoconferenza con gli altri investitori di Facebook, il CEO ha spiegato: «La politica ha avuto modo di insinuarsi in ogni cosa, e penso anche troppo. Il feedback che raccogliamo dalla nostra comunità è che le persone non vogliono vedere la politica nella loro esperienza di utilizzo». Una vera e propria inversione a U, come detto, rispetto ai contenuti proposti soltanto un anno e mezzo fa. Evidentemente, dopo le elezioni americane ma soprattutto dopo i fatti di Capitol Hill, Zuckerberg (o chi per lui) ha avuto la netta sensazione di maneggiare un giocattolo troppo pericoloso.

La scelta di Zuckerberg anche sul feed di news

Per questo motivo, addirittura, il CEO di Facebook ha annunciato che nel feed di notizie che Facebook da qualche tempo sta sviluppando i contenuti politici avranno sempre meno spazio, in modo tale da evitare una ancora più evidente polarizzazione dell’utenza. Una piccola rivoluzione, l’ennesima, di una compagnia che cambia a seconda di come tira il vento. Oggi, il rischio principale – come certificano i provvedimenti senza precedenti presi nei confronti degli account di Donald Trump – sembra quello di influenzare in maniera eccessiva l’opinione pubblica dal punto di vista politico. Forse domani toccherà alle foto e ai video di gattini. Tanto – lo si è capito – le due cose vengono trattate con la stessa leggerezza etica e con la stessa importanza dal punto di vista economico.

Foto IPP/picture alliance / Wiktor Dabkowski

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