Padova cambia direzione e nega l’iscrizione all’anagrafe di un richiedente asilo

Aveva destato molto clamore la decisione del sindaco di Padova Sergio Giordani di iscrivere personalmente all’anagrafe un richiedente asilo. Troppo clamore evidentemente, perché il fatto non si è più ripetuto.

Padova cambia direzione e nega l’iscrizione all’anagrafe di un richiedente asilo

Paganini non ripete, Giordani neppure. Martedì scorso il primo cittadino0 eletto con il Pd aveva violato il Decreto Salvini in merito all’iscrizione all’anagrafe dei richiedenti asilo. Un gesto che lo ha portato alla ribalta, e chissà se il clamore mediatico ha influito sulla seconda richiesta. Se al 28enne ivoriano era andata bene, non si può dire lo stesso del secondo richiedente asilo che aveva presentato la medesima richiesta di iscrizione all’anagrafe nel maggio scorso. Secondo l’istruttoria, costui non soddisfa i requisiti necessari, e quindi si è visto arrivare un “No” come risposta. Non c’entra però il colore politico e nemmeno l’attenzione mediatica. «Io non faccio politica applico le leggi» ha risposto il primo cittadino di Padova al Gazzettino. «Si tratta di una scelta giusta e normale» continua Sergio Giordani, spiegando che la diversa risposta altro non è che frutto e dimostrazione del fatto che non vi è «nessuna ideologia» dietro all’analisi delle richieste, ma solo una «pura applicazione rigorosa delle norme in vigore guidata dal criterio di prudenza» dopo le pronunce dei giudici di Bologna e Firenze. «Se mancano i presupposti ben descritti dalla legge, le istanze vanno rigettate» senza se e senza ma.

(Credits immagine di copertina: ANSA/ FRANCO TANEL)

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